Stazione spaziale cinese cadrà sulla terra: impossibile prevedere dove

18 Ott 2017 13:33 - di Redazione

Una stazione spaziale cinese di otto tonnellate e mezzo colpirà la Terra tra pochi mesi. Tiangong-1, conosciuto anche come “Palazzo celeste“, ha infatti accelerato la sua discesa senza controllo verso il nostro Pianeta e si prevede che si schianterà al suolo nel giro di poche settimane. A darne notizia è il britannico Guardian, che descrive la stazione spaziale lanciata nel 2011 come un «potente simbolo politico di Pechino», una forte «spinta scientifica» che la Cina si è data per trasformarsi in una superpotenza spaziale.

Stazione spaziale, i cinesi hanno informato l’Onu

Nel 2016, dopo mesi di indiscrezioni, i funzionari cinesi hanno confermato di aver perso il controllo di Tiangong-1 aggiungendo che essa avrebbe impattato sulla Terra tra il 2017 e il 2018. L’agenzia spaziale cinese ha informato l’Onu del fatto che ci si aspetta che la stazione spaziale possa giungere da noi tra ottobre 2017 e aprile 2018. Da quel momento l’orbita della stazione è in costante discesa. «Nelle ultime settimane si è immersa in un raggio più denso dell’atmosfera terrestre e ha cominciato a cadere più velocemente» e ora che il suo perigeo (cioè il punto più vicino alla Terra nell’orbita descritta dalla stazione) è sotto i 300 chilometri e si trova in un’atmosfera più densa, «il tasso di decadimento sta aumentando». Lo ha detto Jonathan McDowell, astrofisico di Harvard, appassionato dell’industria spaziale. «Mi aspetto che precipiterà tra qualche mese, tra la fine del 2017 e gli inizi del 2018».

 Gli schianti avvenuti sulla Terra

Sebbene gran parte della stazione dovrebbe bruciare nell’atmosfera, secondo McDowell alcune parti di essa potrebbero ancora pesare fino a 100 chili quando si infrangeranno nella superficie terrestre. Ma niente panico. La possibilità che qualcuno venga colpito dai frammenti di Tiangong-1 è assai remota e la Cina ha fatto sapere che monitorerà attentamente la discesa della stazione e che terrà informate le Nazione Unite. «Prevedere dove la stazione impatterà è impossibile, anche nei giorni appena precedenti all’impatto», ha detto McDowell. Fino a 6/7 ore dallo schianto non sarà possibile prevedere quando, e nemmeno dove, impatteranno i resti del “Palazzo celeste”. L’eventuale schianto della stazione spaziale sulla Terra, non sarebbe il primo della storia. Già nel 1991 la stazione sovietica Salyut 7, di 20 tonnellate si schiantò sulla Terra mentre era ancora collegata a un’altra stazione spaziale dello stesso peso. Nel 1979, l’enorme stazione spaziale Skylab di 77 tonnellate della NASA arrivarono fuori da Perth, nell’ Australia occidentale.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • akirod 25 Marzo 2018

    DUE punti:
    1) In ogni caso la gente dovrebbe essere informata sul corridoio terrestre interessato dalla caduta.
    2) Si dovrebbe obbligare le agenzie spaziali a porre molte capsule esplosive, discretamente potenti, nelle loro stazioni e azionarle in caso di simili problematiche. La gente va salvaguardata