Solo italiani in una classe di scuola media. Per i progressisti è razzismo

27 Ott 2017 19:24 - di Redazione

Ha destato scalpore il caso della scuola media Iqbal Masih, dove sono state formate due classi, una formata da alunni con cognome straniero e con un solo italiano, l’altra formata solo da italiani. A finire nella buefera la scuola media di Seggiano, un quartiere ad altissima densità di stranieri, frazione di Pioltello (Milano). Questi i numeri: nel registro di classe della 1C ci sono 14 alunni, di cui 5 ragazzi nati all’estero, 8 studenti di seconda generazione e un solo bambino dal cognome italiano. Dall’altra parte del corridoio, invece, c’è la 1D con 16 iscritti, tra cui 11 italiani. Per protesta, la locale Consulta degli stranieri ha dato in blocco le dimissioni. Secondo loro così si tradisce l’obiettivo dell’integrazione.

Ma è il preside dell’istituto, Roberto Garroni,  a spiegare sul Giorno che cosa è accaduto, respingendo le accuse di razzismo: «L’anno scorso – racconta Garroni – non siamo riusciti a fare partire le prime medie del tempo prolungato perché le famiglie italiane, finite le primarie, portano i figli alle scuole di Segrate e Cernusco. Sono città più ricche dove la presenza di stranieri è più bassa. Quest’anno, un gruppo di sette famiglie ha accettato la sfida di restare qui. L’unica richiesta è stata quella di tenere i ragazzi tutti insieme. E così è stato, è stato un modo per tenere i ragazzi di Pioltello nella loro città».

Il preside, giustamente, ha agito secondo un criterio pedagogico-didattico e non ha obbedito ai dettami del politicamente corretto: “Se avessimo formato una classe di 30 ragazzi, come avviene in altre scuole, nessuno avrebbe avuto nulla da dire, anche se dal punto di vista educativo sarebbe stato inefficace. Invece, aver formato due classi più piccole ha sollevato un polverone». Pioltello – ricorda ancora Il Giorno – è la città italiana con il numero più alto di stranieri, nei quartieri Satellite e di piazza Garibaldi la presenza di immigrati supera l’80%.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *