Sangue a New York, è terrorismo islamico. E l’Isis già festeggia

31 Ott 2017 23:46 - di Redazione

E’ salito a 8 morti e a 15 feriti il bilancio della strage avvenuta oggi a New York, poche centinaia di metri vicino a Ground Zero. Quello che prima era un sospetto è diventato agghiacciante realtà: si tratta di terrorismo. Ed è stato il sindaco di New York, Bill de Blasio, a confermarlo. Il killer, che ha investito ciclisti e pedoni con un furgone per poi sparare all’impazzata, gridava “Allahu Akbar”. Si chiama Sayfullo Saipov, sarebbe di nazionalità uzbeca e sarebbe arrivato negli Stati Uniti nel 2010. Il terrorista, 29 anni, vive a Tampa, in Florida. L’aggressore è stato neutralizzato dalla polizia a un chilometro dal luogo della strage. Per il momento si propende per l’azione da lupo solutario, ma non si esclude l’ipotesi che l’attentatore abbia agito con il sostegno di un gruppo organizzato,

L’Fbi ha assunto il comando delle indagini. Non ha dubbi il Site di Rita Katz, il sito di monitoraggio del terrorismo islamico sul web. “Non c’è nessuna rivendicazione dell’attacco a New York, ma le modalità, come l’uso di un mezzo, sono in linea con le istruzioni dell’Isis”, ha spiegato la direttrice.  I sostenitori dell’Isis “festeggiano” l’attacco a New York: “Avete ucciso uomini, reso vedove le donne, orfani i bambini. Cosa vi aspettavate!”, è uno degli slogan più diffusi sui network jihadisti.

 

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