Matera, un giorno di ordinaria follia: entra in un locale col fucile e minaccia tutti

11 Ott 2017 13:42 - di Redazione

Un giorno di ordinaria follia che – fortunatamente – si è chiuso senza che le folli promesse annunciate venissero mantenute. Un giorno di ordinaria follia, cominciato con le minacce, proseguito con lo sventolio di un’arma, culminato in un arresto. Un giorno di ordinaria follia, quello che, miracolosamente, si è concluso con il fermo di un uomo e con lo scampato pericolo per la vita di un altro.

Un giorno di ordinaria follia a Matera

E così, al termine di un giorno di ordinaria follia vissuto nei locali di una piccola attività commerciale in provincia di Matera; in un’azione congiunta di Polizia e Carabinieri, un 47enne incensurato è stato arrestato a Bernalda, dopo aver minacciato alcune persone con un fucile all’interno dell’esercizio. In base alla ricostruzione trapelata, l’uomo sarebbe entrato una prima volta nel locale, senza l’arma, minacciando i presenti chiedendo di uno dei soci dell’attività che in quel momento non era presente. Dopo poco, l’uomo è tornato sul posto, stavolta rientrando armato di fucile, imbracciando il quale ha minacciato che avrebbe sparato alla sorella dell’uomo se non lo avesse trovato e poi è andato via in auto. Terrorizzati, i presenti hanno ovviamente allertato le forze dell’ordine, arrivati sia dal commissariato di Pisticci che dal comando dell’Arma di Bernalda.

Entra armato in un locale e minaccia un uomo

In breve tempo, poliziotti e carabinieri al lavoro sul caso hanno rintracciato l’uomo: era in un casolare nella propria azienda agricola a Bernalda e non ha opposto resistenza una volta stanato, alla richiesta di consegnare il fucile, che era caricato con una cartuccia. Un messaggio intimidatorio chiaramente rivolto all’uomo che stava cercando. Quindi, al termine di una veloce perquisizione, altre tre cartucce sono state rinvenute, custodite in un cassetto. In base agli accertamenti l’arma apparteneva al nonno, deceduto. Al termine dell’attività l’uomo è stato sottoposto agli arresti domiciliari per minacce gravi, porto e detenzione abusiva di armi. Per spiegare il movente del grave gesto, ancora al vaglio degli inquirenti, potrebbero esserci ragioni di rivalità, dato che – in base a quanto ricostruito finora – sembra che l’arrestato sospetti una relazione sentimentale fra la sua compagna e l’uomo che stava cercando.

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