L’imbarazzante storia di Mps: dallo scandalo “rosso” al ritorno in Borsa

25 Ott 2017 12:45 - di Michele Pezza

Il Monte Paschi di Siena torna in Borsa dopo dieci mesi ed è subito altalena: dal prezzo teorico di 4,28 euro, il titolo, dopo aver aperto a 4,10 ed essere sceso a 4,06, ha preso a salire e, al momento in cui scriviamo, scambia a 5,06 euro. C’è ovviamente attesa a Piazza Affari per la performance di Mps tornato, si spera, a nuova vita dopo la crisi del 2011 e ben due aumenti di capitale.

Il «suicidio imperfetto» di David Rossi

Ma c’è attesa anche nel mondo politico. Sul Mps ha infatti sempre pesato il forte condizionamento territoriale e l’intreccio con la politica, intesa come sinistra: è stata prima la banca del Pci, quindi del Pds, dei Ds, fino all’attuale Pd. Un intreccio perverso che getta una luce sinistra su quello che è stato definito il “suicidio imperfetto” di David Rossi, il portavoce del Mps trovato morto sotto la finestra del suo ufficio la sera del 6 marzo del 2013, pochi giorni dopo aver comunicato all’amministratore delegato della banca la sua intenzione di parlare con i magistrati impegnati in un’indagine sull’istituto senese. Sul suo corpo ecchimosi che fanno pensare ad una colluttazione. Ma la Procura archivia due volte.

Da Gentiloni 2o miliardi per salvare il Mps

Una fine inquietante, quella di Rossi, tornata prepotentemente d’attualità grazie all’inchiesta giornalistica di Antonino Monteleone, delle Ieneche ha riacceso l’attenzione sul caso. In particolare, hanno fatto rumore le parole dell’ex-sindaco di Siena, Pier Luigi Piccini, che in un’intervista carpita da Monteleone ha parlato di festini a luci rosse in una «villa tra l’Aretino e il mare» alla presenza di dirigenti del Mps, politici di rilevanza nazionale e persino magistrati. Scattava lì, secondo Piccini, il congegno del ricatto reciproco. E si spiegherebbe così, a suo giudizio, la volontà della procura di «abbuiare tutto».  Per salvare il Mps, il 22 dicembre dello scorso anno l’appena varato governo Gentiloni istituisce per decreto un fondo di 20 miliardi per salvare il Monte dei Paschi. Soldi pubblici per salvare una banca infeudata dalla politica. Ancora una volta dalla sinistra. Ancora una volta in Toscana.

 

 

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