Il bagnino del Duce: Mussolini era il numero uno, la storia non si cancella

6 Ott 2017 12:08 - di Redazione

Ha tenuto banco per l’intera estate la vicenda del “bagnino del Duce” che, nella sua spiaggia a Chioggia, inneggiava all’ordine e alla disciplina mostrando in pubblico foto di Mussolini e cimeli del Ventennio. Un episodio di folklore che è stato utilizzato per sostenere la necessità della legge Fiano contro il commercio e la propaganda di gadget che richiamano Mussolini e il fascismo.

Denunciato per apologia di fascismo, Gianni Scarpa, 64 anni, ha visto archiviare nei giorni scorsi il procedimento a suo carico. E però, nel commentare l’accaduto, Scarpa torna a esternare le sue simpatie per il capo del fascismo: “I magistrati hanno capito che quei messaggi erano per difendere il mio lido”, dice Scarpa.  Di certo la prossima estate la spiaggia fascista di Punta Canna tornerà ad essere neutra e l’ostentazione di emblemi del Ventennio non si ripeterà: “Il prefetto me lo ha proibito. Ma io penso che non puoi cancellare la storia. Non puoi cancellare Giulio Cesare o Nerone, anche se hanno fatto cose orribili. Idem per Hitler e Mussolini, io penso che quest’ultimo sia stato il più grande statista italiano. Il numero uno in assoluto: ha realizzato grandi opere pubbliche, schierandosi sempre dalla parte degli operai. Il suo errore più grande? Allearsi con i tedeschi. Anche Che Guevara o Stalin non li puoi cancellare dalla storia, con la differenza che se metto un cartello con le loro facce, passi per un eroico partigiano”.

Il gestore di Punta Canna si sente ormai un’opinionista: “Secondo me – dice Scarpa come riporta Venezia Today – ora servirebbero solo due grandi partiti, sul modello americano, i neocomunisti e i neofascisti, non ti devo dire per chi voterei naturalmente. Ma io tengo al rispetto di gay e lesbiche, a Punta Canna vengono in tanti e sono persone squisite. Di ebrei non ne ho mai conosciuti, ma dicono che sono bravi a fare i soldi. Io, da imprenditore, ho quindi rispetto anche di loro. Anzi, tento sempre di imparare da chi ha da insegnarmi qualcosa. Chi non sopporto sono i tossici e gli spacciatori. Questo Paese è devastato da clandestini e da delinquenti che per 10 euro ti ammazzano”.

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