Gasparri: «Puntiamo ad un centrodestra unito, forte e vincente»

13 Ott 2017 17:58 - di Redazione

«Dopo il via libera della Camera, a questo punto è auspicabile procedere rapidamente anche al Senato con l’approvazione della nuova legge elettorale. Prepariamoci quindi al prossimo confronto con gli elettori, concentrandoci sui contenuti e sul programma da proporre agli italiani. E puntiamo su una coalizione forte e coesa di centrodestra che, grazie alla forza trainante di Berlusconi, può avere la maggioranza dei seggi sia alla Camera che al Senato». Le parole di Maurizio Gasparri, vicepresidente del Senato in quota Forza Italia, ben rendono il sentimento prevalente all’interno dell’alleanza ben al di là dei temporanei distinguo tra chi, come “azzurri” e leghisti, sono schierati a sostegno del nuovo sistema di voto, e chi come i Fratelli d’Italia-An, lo stanno fieramente avversando.

Gasparri: «Avanti nel segno trainante di Berlusconi»

Non è infatti un mistero che una volta licenziato il testo del Rosatellum bis, la parola passerà ai leader di partito e prima ancora ai rispettivi sherpa che, oltre al programma elettorale, dovranno studiare nel dettaglio la normativa e istruire, collegio per collegio, circoscrizione per circoscrizione, i nomi degli aspiranti candidati, una parte dei quali, il 36 per cento per l’esattezza, dovrà essere espressione unitaria dell’intera coalizione. In tal senso, le parole di Gasparri rappresentano un richiamo a serrare i ranghi e, nel contempo, un appello alla responsabilità. Unità e consapevolezza della delicatissima fase che attraversa l’Italia costituiscono infatti i pilastri sui realizzare il centrodestra del futuro.

Confronto con gli elettori per il programma

Da tempo, anche i sondaggi stanno ad indicare che la vera forza della coalizione risiede soprattutto nella sua compattezza. Molti elettori si sono “parcheggiati” nell’astensionismo, causa anche una certa stanchezza prodotta dalle frequenti liti del passato. Certo, in politica quasi mai, tra alleati, si condivide il cento per cento delle posizioni, ma è anche vero che sia nella legislatura precedente sia in quella presente, il numero delle scissioni, delle defezioni e – diciamolo pure – dei tradimenti grandi e piccoli, ha lasciato più di un segno nell’elettorato. Per questo, l’esortazione di Gasparri risulta quanto mai tempestiva ed opportuna.   

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