Operazione dell’esercito egiziano nel Sinai: uccisi 24 terroristi

16 Ott 2017 10:40 - di Redazione

Un’operazione dell’esercito egiziano nel Sinai si è conclusa con l’uccisione di 24 terroristi e con la morte di 6 militari. Uno scontro sanguinoso mirato a sventare attacchi terroristici contro i diversi ceckpoint nell’area nord del Sinai, notoriamente già presi di mira in precedenti agguati terroristici finiti nel sangue nei mesi scorsi.

Egitto, scontro tra terroristi ed esercito nel Sinai

E allora, ancora un ennesimo, sanguinoso scontro tra terroristi ed esercito in Egitto: almeno 6 soldati egiziani e 24 militanti sono rimasti uccisi in un’operazione dell’Esercito che ha sventato attacchi terroristici mirati, ancora una volta, contro checkpoint nel nord del Sinai. Lo ha reso noto in un comunicato il portavoce dell’esercito egiziano. Nel mirino dei terroristi, secondo quanto riferito, c’erano dei checkpoint nell’area di Qawadis, nel nord del Sinai, al confine tra Israele e la Striscia di Gaza. «Un altro terrorista è rimasto ferito – ha detto il portavoce Tamer al-Refaay  e due veicoli quattro per quattro usati dagli elementi terroristici sono stati distrutti». Tre giorni fa altri 6 soldati egiziani erano stati uccisi in un attacco terroristico contro un check point nella città di al-Arish, sempre nel Nord del Sinai. È quanto hanno riferito le forze armate egiziane in un’altra nota, precisando che «elementi terroristici armati hanno attaccato un checkpoint ad al-Arish utilizzando bombe a mano e armi da fuoco». La nota sottolinea che «le nostre forze si sono scontrate con questi elementi, che sono fuggiti sotto il nostro fuoco portandosi diversi morti e feriti». Quanto alle forze egiziane, «i morti sono sei», aggiungeva il comunicato, facendo sapere peraltro che sarebbe «in corso il rastrellamento dell’area all’inseguimento degli elementi fuggiaschi». Poche ore fa il governo egiziano ha annunciato per la tredicesima volta la proroga del coprifuoco in alcune aree della città di Rafah e al-Arish e fino alla prossima scadenza dello stato d’emergenza: ossia il 10 gennaio.

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