È morto Mauro Peloso: storico consigliere di An, anima del Rione Monti

2 Ott 2017 17:34 - di Romana Fabiani

Consigliere missino del I municipio di Roma fin dall’89, negli anni difficili del pre-sdoganamento, e poi sempre lì, a “presidiare” il Centro storico capitolino, fino al 2006 quando si candidò al Campidoglio con il Pdl. Monticiano doc, mite ma appassionato, trasparente. È morto questa mattina a Roma Mauro Peloso, 61 anni, monticiano doc. Una vita spesa a destra, sempre a difesa dei cittadini, i più umili, quelli ignorati dalla maggioranza istituzionale di sinistra. Mauro Peloso, che ricoprì anche la carica di vicepresidente del I municipio di Roma, si era “innamorato” del circolo Colle Oppio, di quel clima anti-ideologico che caratterizzò la destra capitolina a cavallo tra gli anni ’80 e ’90. Così si “arruolò”  in Alleanza nazionale, poi nel Pdl, fino ad aderire a Fratelli d’Italia (in “trincea” anche nell’ultima tornata elettorale, a sostegno di Stefano Tozzi, candidato di FdI alla presidenza del I municipio). Impiegato alle poste, sposato con una figlia, era diventato nonno da poco.

È morto Mauro Peloso

«Ci mancherai Mauretto – scrive Federico Mollicone su Facebook –  la nostra comunità umana e politica, come amavi dire, era la tua casa. Non dimenticheremo la tua onestà, la tua mitezza e il tuo animo buono… Te ne sei andato così, all’improvviso. Senza avvisare. Non si fa così, dovevamo vederci, programmare nuove attività nel Rione Monti che era la tua casa, anche ora che l’avevi lasciato. Abbiamo attraversato i decenni insieme. Anni di incredibili vittorie e di sconfitte, sopportate sempre con il sorriso e una battuta. Ho avuto l’onore di governare con te il centro storico, unica giunta di centrodestra nella storia dell’amministrazione romana. Non sei andato via. Sarai sempre con noi in piazzetta a Monti..».

Innamorato della destra “vera”

Veniva dalla Dc, amico personale del senatore Tani, si convertì alla destra per “colpa” di Fabio Rampelli, nell’89 giovane consigliere circoscrizionale missino. «Ero in Consiglio quando cercai di portare con noi Mauro e un altro consigliere, entrambi democristiani limpidi e con il cuore grande, che ci volevano bene e non ci trattavano come appestati – racconta Rampelli – ti guardavano con gli occhi pieni di speranza, speravano che ci lasciassimo alle spalle il neofascismo e diventassimo una destra moderna, per potersi aggregare. Lo si capiva dalla loro complicità: facevano sempre il tifo per noi missini». Il battesimo del fuoco – ricorda il capogruppo di FdI alla Camera – fu in occasione dell’assemblea antirazzista a Colle Oppio in seguito a un’aggressione nel Parco archeologico «quando invitammo Roberto Giachetti, Enrico Gasbarra, e anche Mauro, nonostante i divieti di Fini e di Alemanno». Rampelli ricorda che quel giorno, «a sorpresa, scese le scale della sezione monsignor Luigi Di Liegro, direttore della Caritas. Fu un evento storico mai adeguatamente celebrato. Di lui resterà in ciascuno di noi l’immagine della bontà, un ragazzone tenero e con un cuore troppo piccolo per contenere sentimenti così grandi. Un cuore che alla fine ha ceduto, forse per aver dato molto».

Martedì’ a Roma i funerali

Decine e decine i messaggi sulla bacheca Facebook di Mauro (che poche ore fa aveva pubblicato il suo ultimo commento di gioia per la vittoria della Roma), tra tutti quello dei ragazzi di Colle Oppio “Anima del Rione Monti, Colle Oppio per scelta. Ciao Mauro, fratello nostro”.  I funerali si svolgeranno martedì 3 ottobre alle ore 15 a Romna presso la Chiesa di Madonna dei Monti, nel Rione dove era nato e cresciuto.

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