Bankitalia, Renzi attacca la Boldrini: «Un errore ammettere la mozione M5S»

22 Ott 2017 18:10 - di Michele Pezza

Un attacco in piena regola a Laura Boldrini per aver ammesso la mozione del M5S contro il governatore di Bankitalia Ignazio Visco. A sferrarglielo, Matteo Renzi dagli studi della trasmissione In 1/2 ora, condotta da Lucia Annunziata: «Al suo posto – ha detto – l’avrei dichiarata inammissibile». La reprimenda via tv alla presidente della Camera rappresenta l’estrema, disperata, difesa tentata dal leader del Pd per allontanare da sé i sospetti di aver giocato d’azzardo sulla vicenda della Banca d’Italia. La mozione del Pd contro Visco, presentata in tandem con i grillini si è rivelata un disastro: ha irritato Mattarella, ha messo in serio imbarazzo Gentiloni e scatenato la rivolta di mezzo partito.

Renzi ospite a 1/2 Ora

Fino a un minuto prima dell’attacco alla Boldrini, sull’argomento Renzi aveva rinculato di dichiarazione in dichiarazione fino a pronunciare parole molto simili ad una dichiarazione di resa: «Vorrei che chiunque fosse scelto sia il o la migliore candidato o candidata possibile. È una valutazione che deve fare il presidente del Consiglio. Per i vertici di Bankitalia io non ho nomi. Volete fare Visco? Fatelo. Ma il giudizio su ciò che è accaduto deve essere laico». Quanto alla mozione, ha respinto la tesi che sui sia trattato di un colpo di mano fatto all’insaputa di tutti: è stata addirittura concordata con il premier, «tanto è vero – ha ricordato – che ce l’ha fatta cambiare».

Sul Rosatellum bis: «Non si cambia nulla»

Visco e Bankitalia, tuttavia, non sono stati gli unici argomenti trattati dall’ex-premier nel corso dell’intervista. A tenere banco, infatti, è stato ancora il capitolo Rosatellum bis, su cui sembrava essersi aperto uno spiragli di dialogo tra Pd e gli scissionisti di Mdp. Ma l’illusione è durata solo mezza giornata: Infatti, la condizione preliminare posta dal bersaniano Roberto Speranza – modificare il Rosatellum bis introducendo preferenze e voto disgiunto e nessuna fiducia al Senato – ha ricevuto da Renzi una netta stroncatura: «Sulla legge elettorale – ha detto   sabbiamo fatto un accordo tra tanti partiti, alla luce di questo penso che rimettere in discussione la legge elettorale sia difficile, sembra il tentativo di ripartire da capo». Quanto alla fiducia, ha aggiunto Renzi, «deciderà il presidente del Consiglio».

 

 

 

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