Assolto l’orco che prestava la figlia agli amici. Meloni: «Intervenga Mattarella»

22 Ott 2017 10:44 - di Penelope Corrado

Giorgia Meloni ha commentato sulla sua pagina Facebook un clamoroso caso di malagiustizia chiedendo l’intervento di Mattarella. «Violenta la figlia bambina per otto anni e la “cede in prestito” agli amici – scrive la leader di Fratelli d’Italia citando un articolo del Corriere del Veneto –  viene condannato in primo grado a soli 10 anni di reclusione, poi la Corte d’Appello di Venezia riconosce la sua colpevolezza ma decreta il “non luogo a procedere” per “intervenuta prescrizione”».

Meloni: “Per la pedofilia non ci può essere prescrizione”

«Così questa bestia schifosa – denuncia la Meloni – non farà neanche un giorno di carcere, grazie a una sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione che ha reso meno pesante una delle aggravanti e ridotto i tempi della prescrizione. Questa non è giustizia: è una vergogna. Prevedere la prescrizione per reati come la pedofilia non è degno di una nazione civile. Chiediamo l’intervento delle Istituzioni, a partire dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella: quest’orco paghi per quello che ha fatto».

Le violenze iniziate quando la bimba aveva 8 anni

Secondo la ricostruzione dei quotidiani locali, la giovane è stata violentata dal 1995 al 2003. Dopo la separazione dei genitori (la bambina aveva 8 anni) l’uomo ha iniziato ad abusare di lei. Successivamente, con gli abusi, l’uomo aveva iniziato a “prestarla” anche agli amici del bar, che potevano così toccarla e spingersi oltre. Solo dal 2003, quando l’uomo si è risposato, l’incubo per la giovane è finito.

Il padre pedofilo non farà un giorno di galera

Ma all’orrore si aggiunge ora anche la beffa. Una sentenza delle Sezioni Unite della Corte di Cassazione ha infatti reso meno pesanti una delle aggravanti, riducendo così i tempi di prescrizione. Questo cavillo ha permesso all’uomo di rimanere libero. È stata confermata solo la condanna civile con il risarcimento economico.

 

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