Asili nido e scuole d’infanzia: la verità sui costi e sulle liste d’attesa

26 Ott 2017 11:36 - di Redazione
asili

Una famiglia media italiana, con un bimbo al nido e un altro all’asilo, alla materna o primaria, spende al mese 380 euro, precisamente 301 euro per la retta dell’asilo e 80 euro circa per la mensa. Le tariffe restano sostanzialmente stabili a livello nazionale negli ultimi tre anni, ma pesano molto le differenze regionali e fra i singoli capoluoghi di provincia: per i nidi si va dai 100 euro al mese di Catanzaro e Agrigento ai 515 di Lecco; per la mensa scolastica dai 38 euro di Barletta ai 128 euro di Livorno. Vivere in una regione o in un’altra può avere un peso non indifferente. Il Sud, virtuoso sui costi, pecca però sulla disponibilità dei nidi. La copertura sulla potenziale utenza è solo del 7,6%, rispetto alla media nazionale del 20%. E’ quanto emerge dal Dossier di Cittadinanzattiva ”Servizi in…Comune. Tariffe e qualità di nidi e mense”. Sulle mense scolastiche, resistono i giudizi ”in bianco-nero” dei piccoli utenti: mangiano felici in compagnia, ma vorrebbero cibi più vari, locali allegri, più tempo per mangiare e maggiore cortesia del personale addetto. Ancora troppi gli sprechi durante i pasti. E sulle Commissioni Mensa persistono grandi variabilità nella composizione e nel modo di operare.

Le rette di asili nido e mense scolastiche per singoli capoluoghi di provincia. E’ di 301 euro la tariffa media mensile nel 2017/18 (erano 309 euro nel 2014/15) per una famiglia tipo (3 persone con un minore al di sotto dei 3 anni e un ISEE di 19.900 euro). Il Molise è la regione più economica (167 euro, -28,2% su 2014/15), il Trentino Alto Adige la più costosa (472 euro, +9,4%). Spicca l’aumento del 10% registrato in Basilicata. Fra i capoluoghi di provincia, Catanzaro e Agrigento le più economiche (100 euro), Lecco la più costosa (515euro). Gli aumenti più rilevanti negli ultimi tre anni sono stati registrati a Chieti (50,2%), Roma (33,4%), Venezia (24,9%). Le mense non brillano in quanto a stato manutentivo e di sicurezza: il 14% presenta distacchi di intonaco e il 6% altri segni di fatiscenza come umidità, infiltrazioni di acqua. Barriere agli ingressi nell’8% delle mense, pavimentazioni irregolari nel 17%, porte con apertura anti panico assenti nel 35%.

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