Addio al giornalista Provvisionato: da sinistra difese verità e morti di destra

31 Ott 2017 18:06 - di Robert Perdicchi

“Senza voler scomodare Lenin e la sua ‘veritá  rivoluzionaria’ credo che sia un dovere di tutti, specie di chi ancora ha il coraggio di professarsi di sinistra, quello di non accontentarsi mai delle verità ufficiali, specie quando queste sono approssimative, lacunose ed eteree, come è il caso della veritá  giudiziaria sulla strage di Bologna“. E’ l’incipit di un lungo articolo, pubblicato nel 2007 sulla “Voce della Campania”, con il quale il giornalista Sandro Provvisionato replicava ai teoremi giudiziari con i quali si era imbastito il processo per la strage di Bologna scaricando le colpe e le pene, sui neofascisti Mambro e Fioravanti. Provvisionato, da uomo di sinistra libero e indipendente, a quella pista nera non aveva mai creduto, dedicando molti articoli alla ricostruzione della verità, che portava a suo avviso su piste internazionali.

Sandro Provvisionato è morto all’età di 66 anni, a Roma. Già direttore di Radio città futura, era passato all’Ansa, dove era stato capo redattore, per poi lavorare come inviato speciale e vice-capo della redazione romana a ‘L’Europeo’, infine era stato capo della cronaca al TG5.  Per questa testata aveva diretto anche la redazione inchieste ed era stato conduttore del telegiornale della notte e inviato di guerra (in Kosovo, in Libano e in Iraq). Dal 2000 al 2012, con Toni Capuozzo, era stato curatore del settimanale “Terra!” di cui è stato anche conduttore. Esperto di terrorismo e di storia d’Italia è stato direttore del sito misteriditalia.it, della rivista italiana della Sicurezza e del Ceas (Centro alti studi contro il terrorismo). Oltre al controdossier sulla strage di Bologna (che si può leggere integralmente qui), Provvisionato si era dedicato alla ricostruzione oggettiva degli Anni di Piombo, senza approcci di parte, scrivendo anche un libro a quattro mani con lo storico di destra Adalberto Baldoni.

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