Venti di guerra: da Kim un altro missile. Putin e Cina cosa faranno ora? (Video)

15 Set 2017 9:33 - di Lara Rastellino

Venti di guerra, pesanti e carichi di tensione militare e di rabbia diplomatica: e il video riportato in apertura di un tg di Pyongyang ne suscita in generose dosi. La minaccia di Kim Jong-un è sempre la stessa: asfaltare il Giappone e ridurre gli Stati Uniti in una distesa di cenere al buio. La Corea del Nord ha lanciato un nuovo missile intercontinentale che ha sorvolato il Giappone, passando sopra l’isola settentrionale di Hokkaido, che ha percorso 3.700 chilometri, raggiungendo un’altezza di 770 chilometri, prima di inabissarsi nell’oceano Pacifico settentrionale, a circa 2.000 chilometri a Est di Erimo. Il missile è stato sparato alle 6.57 ora giapponese dalla base di Sunan (le 23.57 ora italiana) non lontano da Pyongyang, e ha sorvolato l’isola giapponese di Hokkaido, come già avvenuto lo scorso 29 agosto.

La Corea del Nord sgancia un altro missile sul Giappone

Non si è fatta attendere la risposta del dittatore comunista nordcoreano, e all’annuncio dell’ottavo embargo varato nei confronti di Pyongyang dall’Onu è partito l’ennesimo missile. Dunque, dopo le nuove sanzioni dell’Onu contro la Corea del Nord, definite «malefiche» da Pyongyang, la risposta del «comandante supremo» Kim Jong-un – peraltro abbondantemente annunciata – non si è fatta attendere, con il lancio di un nuovo missile sul Giappone, ennesima sfida alla comunità internazionale del leader nordcoreano a meno di tre settimane da un altro razzo, lanciato lo scorso 29 agosto. Il missile balistico intercontinentale non era diretto verso la base americana di Guam (che la Corea del Nord ha minacciato il mese scorso di «circondare di un cerchio di fuoco»), distante 3.200 chilometri dalla costa nordcoreana, ma quest’ultima è nel raggio d’azione di questo ordigno. Il Pentagono ha tuttavia escluso una minaccia diretta per gli Usa e per l’isola americana, pur definendo il lancio «un’azione irresponsabile». «Il Nord American Aerospace Defence Comand (Norad) ha stabilito che questo missile balistico non rappresenta una minaccia per il Nord America», rende noto il Comando Usa del Pacifico: ma è chiaro che ogni iniziativa militare o paramilitare innescata da Kim Jong-un è di per sé un pericoloso guanto di sfida lanciato contro Washington.

Oggi l’Onu torna a riunirsi: nuove sanzioni?

Unanime la condanna partita naturalmente dal Giappone e arrivata fino agli Stati Uniti. E il monito partito dal Sol Levante ha continuato a dire, come ormai da mesi a questa parte, di non poter più «tollerare» queste «azioni scandalose», sollecitando la comunità internazionale contro queste «pericolose azioni provocatorie della Corea del Nord che minacciano la pace del mondo». Naturalmente, il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite ha convocato per oggi una riunione di emergenza dopo il lancio odierno. La riunione, a porte chiuse, in programma alle 15 (ora di New York) è stata convocata su iniziativa di Stati Uniti e Giappone, ha riferito l’Onu. All’ordine del giorno, come punto principale, la «non proliferazione nucleare della Repubblica democratica della Corea del Nord». E in subordine, ovviamente, Washington chiederà nuove sanzioni contro il regime di Kim e un intervento diretto di Cina e Russia. gli occhi del mondo sono puntati su Pechino e sul Cremlino: ora la diplomazia non più più essere invocata come misura risolutiva del pericolo che si sta correndo…

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