Livorno, apocalisse di fango: e M5s e Mdp litigano sulle colpe (Video)

11 Set 2017 11:10 - di Prisca Righetti

Una sconfinata distesa di fango, che copre i portoni, inonda le case, soffoca le possibilità di un ritorno alla normalità in tempi brevi. Fango, portato dal fiume esploso al seminterrato di quella palazzina dove è scomparsa un’intera famiglia di 4 persone: solo la piccola Camilla di tre anni si è salvata, e ora l’aspetta una vita senza genitori, fratello, nonno. lei sola, altre due persone scomparse, forse ingoiate dal fango o dall’acqua che copre la città, e di cui si cercano incessantemente tracce, notizie. Oggi Livorno si è svegliata spalando il fango, compreso quello che si stanno lanciando in faccia reciprocamente gli amministratori locali, il sindaco grillino Filippo Nogarin e il presidente della Toscana, il dem Enrico Rossi, in queste ore si azzuffano sulle responsabilità e si scambiano recriminazioni e accuse: e tutto ciò non aiuta a spalare i segni di una catastrofe.

Livorno, un’apocalisse di fango e acqua

Un’apocalisse che ha indotto soccorritori a lavorare per tutta la notte: ore difficili in cui sono proseguite le operazioni di soccorso, inclusa la ricerca dei dispersi, nelle aree interessate dagli eventi meteorologici di ieri (domenica 10 settembre ndr) a Pisa e Livorno. A Pisa stanno operando 40 vigili del fuoco, a Livorno, dove sei persone sono morte ed altre due risultano ancora disperse, le forze in campo sono 90. A Livorno, oltre al personale locale, sono presenti rinforzi dai comandi della regione, Arezzo-Firenze-Grosseto-Lucca-Massa-Siena, e da fuori regione, Ancona Bologna e Modena. Il numero delle richieste di soccorso è continuato a salire e questa mattina, gli interventi in attesa, sono 250 a Livorno e 270 a Pisa. Non si segnalano interventi di particolare rilievo per gli altri comandi della regione relativamente alla notte appena trascorsa. Una notte drammatica, come quella che ha preceduto la domenica apocalittica: basti pensare che, solo nelle ultime 24 ore, i vigili del fuoco in Toscana hanno effettuato complessivamente 521 interventi di soccorso.

L’incessante ricerca dei 2 dispersi inghiottiti dalla piena

Intanto, mentre la viabilità ferroviaria riprende lentamente, con una precauzionale limitazione di velocità, le squadre tecniche di Rete Ferroviaria Italiana sono incessantemente al lavoro per ripristinare le condizioni di sicurezza dei binari. I tecnici hanno lavorato in particolare per liberare la stazione di Livorno dai detriti e dai ristagni d’acqua, conseguenti all’allagamento causato dalle abbondanti piogge. Mentre tra Livorno e Quercianella hanno dovuto rimuovere i detriti che avevano occupato la sede ferroviaria e liberare la linea di alimentazione elettrica dei treni da alcuni alberi. Su tutto, poi, grava l’inchiesta aperta dalla Procura di Livorno per disastro colposo. Il bilancio delle vittime è sempre di sei morti nel livornese, ma al drammatico elenco va aggiunto anche un settimo decesso per incidente stradale avvenuto a causa del nubifragio nel territorio pisano. Intanto, come anticipato, continuano le ricerche dei due dispersi che sarebbero stati travolti dall’onda di piena nelle prime ore del mattino di ieri. E il coro è unanime: coraggio Livorno, coraggio livornesi.

 

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