Ius soli, Alfano si sfila: «Approvarlo ora sarebbe un regalo al centrodestra»

26 Set 2017 17:24 - di Michele Pezza

Quelli che si vedono sulla controversa legge sulla cittadinanza, il cosiddetto ius soli, sono solo gli ultimi fuochi di guerriglia di una legislatura ormai al termine. Sparati, per altro, più per esigenze elettorali che per intimo convincimento. Ancora ne parla Dario Franceschini, ministro dei Beni Culturali e soprattutto uomo chiave del potere renziano nel Pd: «Lo ius soli – avverte dagli studi di Agorà, su RaiTre».

Sinistra contro il leader di Ap. «La sua politica ci fa schifo»

Ma le sue parole sembrano quasi ispirate da dovere d’ufficio. Non fa in tempo neanche a pronunciarle, infatti, che da Angelino Alfano, per una volta determinante, arriva una dichiarazione che suona come un epitaffio sullo ius soli: «Continuiamo a pensare – dice ai suoi raccolti nella direzione nazionale – che fare una cosa giusta fatta in un momento sbagliato è sbagliato e forse anche un favore alla Lega». Come dire che ora non se ne parla neppure. Lo capisce fin troppo bene Nicola Fratoianni, successore di Vendola alla guida di Sinistra Italiana, che dedica al ministro degli Esteri una riflessione al vetriolo: «Una politica attenta solo alla tattica e al proprio tornaconto ci fa schifo. E ci fa schifo una politica che se ne frega delle migliaia dei bambini nati in Italia e a cui viene impedito di diventare italiani».

Gasparri e Brunetta: «Sullo ius soli non hanno i numeri»

E il centrodestra? Maurizio Gasparri prova a stuzzicare e si dice disposto a discutere di cittadinanza, ma, avverte, solo «per rendere più restrittiva la legge vigente e semmai per introdurre norme che revochino la cittadinanza italiana a chi non la merita». E aggiunge: «Lo ius soli è invece una follia, ancor più in questo particolare momento storico. Il Pd se lo metta in testa». Chiama invece in causa l’attivismo sul tema della cittadinanza della Conferenza episcopale italiana Renato Brunetta: «Le parole della Cei sullo ius soli? Che gruppo parlamentare è la Cei? Non mi pare sieda in Parlamento». Il capogruppo di Forza Italia a Montecitorio ne ha anche per Franceschini: «Dice che si deve approvare entro fine legislatura? Basta che abbia i numeri, soprattutto al Senato». Fate pure – dicono all’unisono lui e Gasparri -: «Faremo campagna elettorale sullo ius soli raccogliendo le firme per la sua abrogazione e la furia popolare vi spazzerà via».

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