Irma devasta i Caraibi, paura in Florida. Già 10 morti, c’è un bimbo di 2 anni (video)

7 Set 2017 9:19 - di Redazione

L’uragano Irma devasta i Caraibi. Almeno dieci morti decine di feriti. È il bilancio provvisorio delle vittime dell’uraganoche ha colpito i Caraibi. I media locali parlano di almeno dieci morti solo a Saint-Martin, nelle Piccole Antille. Dopo il passaggio dell’uragano, secondo fonti locali, oltre il 90% delle costruzioni di Barbuda (1.700 abitanti nello Stato di Antigua e Barbuda nei Caraibi orientali) risulta distrutto o completamente devastato.Il premier Gastone Browne ha dichiarato che il 95% delle strutture dell’isola sono state distrutte o danneggiate. Stesso scenario anche a Saint-Martin, dove le autorità francesi dell’isola hanno riferito di danni al 95% delle abitazioni e degli edifici. Gravi danni sono stati riportati anche nella porzione olandese dell’isola.

Si tratta di uno dei più potenti uragani degli ultimi 80 anni, con i suoi venti fino a 295 chilometri orari ha toccato terra per la prima volta nella notte di mercoledì a Barbuda, uccidendo una persona: il primo ministro dell’isola caraibica, Gaston Brownesi, ha riferito che tratta di un bimbo di due anni in fuga con la sua famiglia dall’uraganoIrma, categoria 5, la più alta in assoluto. Ritenuto il più potente degli ultimi dieci anni, dovrebbe ora transitare a nord delle coste della Repubblica Dominicana. Il presidente francese Emmanuel Macron, facendo il punto della situazione, ha affermato: “Già da ora posso dire che il bilancio sarà pesante e crudele e che i danni materiali sono considerevoli”.  Il ciclone si sta avvicinando alle coste degli Stati Uniti e potrebbe essere il più forte che si è mai abbattuto in Florida. A lanciare l’allarme è il governatore dello Stato, Rick Scott, secondo cui Irma “è più grande, forte e veloce dell’uragano Andrew”, che devastò la Florida nell’agosto di 25 anni fa. In Florida i negozi di generi alimentari sono stati presi d’assalto. Ore di grande paura, mentre le vittime di irma stanno continuando ad aumentare.

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