«Ho ucciso Noemi con un coltello»: il racconto agghiacciante del fidanzato

14 Set 2017 10:35 - di Redazione

Sarebbe avvenuto sul luogo del ritrovamento del cadavere, secondo gli investigatori, l’omicidio della 16enne Noemi Durini, di Specchia, in provincia di Lecce, avvenuto il 3 settembre scorso. Il giovane che si è autoaccusato del delitto, un 17enne della vicina Alessano, frazione Montesardo, fidanzato della vittima, è stato sottoposto a fermo nella notte, con decreto del pm della Procura dei minorenni (che probabilmente verrà annullato e convertito in ordinanza di custodia cautelare) al termine del lungo interrogatorio svoltosi alla presenza anche di uno psichiatra e del suo avvocato.

Noemi uccisa con un coltello

Il giovane avrebbe riferito di averla uccisa con un coltello subito dopo che è uscita di casa alle 5 del mattino. Gli inquirenti sono convinti, invece, che la ragazza è stata portata a Castrignano del capo, in località San Giuseppe, in un uliveto dove ieri all’ora di pranzo il giovane ha condotto i carabinieri. Sull’arma del delitto non c’è ancora certezza. Individuare le modalità con cui ha ucciso la giovane non è semplice perché sono passati dieci giorni dalla scomparsa e il cadavere si presentava in avanzata fase di decomposizione. Indagini e approfondimenti scientifici verranno svolti su alcune piccole tracce, forse di sangue, ritrovate nella vettura del giovane. In un primo momento era stata esclusa la presenza di tracce interessanti nell’automobile. Gli inquirenti hanno anche un video che dimostra il ritorno a casa della vettura condotta dal giovane, peraltro minorenne, intorno alle 6 del mattino. Quando è uscito dalla caserma di Specchia, al termine dell’interrogatorio, ad attendere il giovane c’era una folla inferocita.

Il commento choc del padre del ragazzo

Il profilo Facebook della 16enne di Specchia racconta di quella passione per il 17enne, che poi la ammazzerà. «11 agosto, fidanzamento ufficiale», scrive orgogliosa e innamorata con un post sui social, senza taggare nessuno, neanche la pagina del 17enne. “Un cancro” commenta pochi giorni dopo quello che, secondo gli utenti, sarebbe “il padre del fidanzato”, ma non ne abbiamo certezza. Un post che non è sfuggito ai tanti che lo conoscono e sanno che quella relazione non era gradita alle due famiglie. «Noemi ai genitori del fidanzato non piaceva perché “era libertina”… e suo figlio, invece, che è un assassino?», chiedono, diffondendo anche i nomi del presunto minorenne e del genitore. «Chissà se sei stato tu a convincere tuo figlio», «Non dovete arrivare a Natale, carogne». «Fiacchi iti murire sire e figghiu buttati lu sangu!!!», «Dovete morire entrambi» perché, attaccano dalla pubblica piazza social «solo con una 16enne potete fare i Boss» e «se venite a Lecce», questa volta, «ci lasciate la pelle».

 

 

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