Francia, Macron non retrocede sulla riforma del lavoro: “L’avevo promesso”

14 Set 2017 18:00 - di Redazione

Dopo i violenti scontri dei giorni scorsi alle manifestazioni sindacali contro il governo, non ci sarà nessun passo indietro del governo francese sull’annunciata riforma del lavoro. “Credo che tutti capiscano che la riforma è il risultato di un impegno preso in campagna elettorale da Emmanuel Macron, che è stato eletto presidente con questo mandato”, ha detto il ministro del lavoro Muriel Penicaud ai microfoni dell’emittente radiofonica Rmc. “Non torneremo indietro”, ha aggiunto il ministro, all’indomani delle manifestazioni che si sono svolte in tutta la Francia contro il piano del governo. Secondo il ministero dell’Interno, alla mobilitazione organizzata dal sindacato Cgt hanno preso parte 223mila persone. Oltre il doppio la stima dei partecipanti secondo il sindacato, per il quale sono scese in piazza mezzo milione di persone. A Parigi sono avvenuti scontri tra manifestanti e polizia. La riforma presentata il 31 agosto dal primo ministro Edouard Philippe sposta molti elementi di contrattazione dal livello nazionale a quello aziendale e consente alle aziende di piccole dimensioni di contrattare le condizioni di lavoro direttamente con i propri dipendenti, evitando la mediazione dei sindacati. “Non è una legge sul lavoro, ma una legge che dà pieni poteri alle aziende”, ha accusato il capo della Cgt Philippe Martinez in un’intervista a Le Parisien.

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