Ed ecco che dagli Usa arriva un chip. Servirà a riparare ferite e organi

11 Set 2017 18:55 - di Redazione

Magari basterà un chip. Una tecnologia rivoluzionaria per la medicina rigenerativa. I ricercatori dell’Ohio State University Wexner Medical Center e del College of Engineering dell’Ohio State hanno sviluppato una nuova tecnologia chiamata Tnt (Nanotransfection Tissue), un chip capace di generare qualsiasi tipo di cellula all’interno del corpo del paziente. La tecnologia grande come una tessera dello Scarabeo, secondo gli scienziati può essere utilizzata per riparare le ferite o ripristinare la funzione di un tessuto invecchiato, dagli organi alle cellule nervose. Lo studio è descritto su ‘Nature Nanotechnology’. “Utilizzando la nostra tecnologia a nanochip, gli organi feriti o compromessi possono essere sostituiti. Abbiamo dimostrato che la pelle è un terreno fertile, su cui possiamo far crescere gli elementi di qualsiasi organo in fase di declino”, spiega Chandan Sen, direttore del Centro per la medicina rigenerativa e le terapie cellulari dell’Ohio State, che ha condotto lo studio con L. James Lee, professore di ingegneria chimica e biomolecolare dell’Ohio State College of Engineering. I ricercatori in questa fase hanno studiato topi e maiali. Ebbene col chip sono stati in grado di riprogrammare le cellule della pelle per farle diventare cellule vascolari in gambe ferite e con un ridotto afflusso di sangue. Entro una settimana vasi sanguigni attivi sono comparsi nell’arto, e nella seconda settimana la gamba era stata salvata. Non solo: in test di laboratorio questa tecnologia si è dimostrata in grado di riprogrammare le cellule della pelle in un corpo vivente in cellule nervose, che sono state iniettate poi in topi colpiti da ictus per aiutarli a recuperare. La tecnologia Tnt ha due componenti principali: un chip basato sulle nanotecnologie e progettato per trasportare carichi speciali alle cellule adulte. Poi c’è lo specifico carico biologico necessario per la conversione delle cellule. Un ‘pacchetto’ che trasforma una cellula adulta da un tipo all’altro. Il carico viene consegnato con una piccola carica elettrica, appena percepita dal paziente.

 

 

 

 

Commenti

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  • Cristiana Piroddi 20 Marzo 2020

    Quanti anni ci vorranno per accedere a queste cure? Cari saluti, grazie per l’attenzione.