È morto Alessandro “Yoghi” Levanti, pilastro dell’Asi e della “mitica” Parioli

1 Set 2017 14:45 - di Claudio Barbaro
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Stamattina, quando è iniziata a trapelare in tutta Italia la triste notizia della scomparsa di Alessandro Levanti, tutta l’Asi si è unita con un grande abbraccio alla famiglia del suo Vice Presidente. «Con Alessandro muore un pezzo di Asi», è stato uno dei commenti più aderenti al dolore che ha scosso una intera comunità umana, sportiva e politica.

Ed è vero: Alessandro, per tutti Yoghi, ha iniziato a lavorare nel Centro nazionale Sportivo Fiamma a soli 17 anni, prima del diploma, diventandone in seguito stimato dirigente nazionale sino alla costituzione dell’Asi, del quale è stato Vicepresidente sino all’ultimo giorno. Quarantacinque anni dedicati all’associazionismo sportivo di destra, senza dimenticare ovviamente la toga e l’avviato studio legale che per tanti anni ha condiviso con l’inseparabile moglie Tina.

Tanti di noi, da quando hanno iniziato a lavorare nel mondo dello sport, hanno sempre avuto al loro fianco Alessandro. Tanti sono cresciuti con lui e grazie a lui. Grazie ai suoi suggerimenti, alle sue capacità relazionali, professionali ed a una conoscenza dell’ordinamento sportivo pari alla sua altra smisurata passione, quella per la politica. Non basterebbe una edizione intera di Primato o del Secolo d’Italia (le sue amate testate) per descriverne lo spessore umano, il vissuto, la storia professionale ed i tanti aneddoti della sua mitica sezione, Msi Parioli

Con Alessandro se ne va veramente un pezzo della nostra vita, della mia nel Fiamma e nell’Asi. La sua Asi, così amata tanto da occupare le ultime ore, passate al telefono a dettare le cose da fare nei prossimi giorni…. Con te muore un pezzo di Asi, Alessandro, perché dopo di te nulla sarà uguale. Ma te lo promettiamo, soprattutto te lo dobbiamo: sarai sempre più orgoglioso della tua Asi e della tua comunità. Fieri di te grande Yoghi. Pronti a raccogliere il tuo testimone ed a continuare la staffetta.

Commenti

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  • franco 3 Maggio 2018

    sgomento
    abbiamo vissuto la giovinezza insieme
    era un grande