«Con arabi e rom sarà guerra civile»: la leader di AfD turba la Germania

11 Set 2017 15:56 - di Tito Flavi

«Con arabi e rom sarà guerra civile». I membri del governo Merkel? «Sono marionette in mano alle potenze vincitrici della Seconda guerra mondiale». Alice Weidel, leader di Alternative fur Deutschland (AfD), turba così la coscienza dei tedeschi violando due storici tabù: quello del confitto etnico e quello del disastro bellico. Il putiferio che si è scatenato in questi giorni in Germania è direttamente proporzionale alla forza di AfD, cui i sondaggi attribuiscono il 9,5% delle intenzioni di voto in vista delle imminenti elezioni politiche (sarebbe la prima volta che un partito considerato di estrema destra entra nel Bundestag). Il fatto che la leader di una consistente forza politica professi idee simili è cosa che turba la coscienza dei moderati e dei politicamente corretti. 

Senonché, in questo germanico turbamento pre-elettorale, ci sono diverse stranezze. Primo: quelle frasi, la Weidel, le ha pronunciate non oggi ma nel febbraio del 2013, quando era dirigente in Allianz e non era ancora la leader di AfD. Secondo: si tratta comunque di frasi scritte in una comunicazione privata, per l’esattezza una mail inviata a un misterioso “J”. Terzo: il testo di quella mail viene pubblicato a poco più di due settimane dal voto da Die Welt. Non occorre essere dei raffinati dietrologi per scorgere in tutto questo lo zampino dei servizi segreti.

Certo, si tratta di frasi forti: «La ragione -scrive Alice –  per cui siamo invasi dai popoli kulturfremd ( estranei alla cultura) come arabi, sinti e rom è colpa dei nemici della costituzione che ci governano e che puntano alla sistematica distruzione della società borghese». La strategia dei nuovi nemici della Germania è quella di «umiliare il popolo tedesco favorendo guerre civli molecolari nelle città». E non finisce qua: la Merkel e i suoi amici sono definiti «porci» al servizio, appunto, dei vincitori del secondo conflitto mondiale. Se non è un delirio, poco ci manca. Ma il punto è che si tratta di parole inviate privatamente a un amico e non di messaggi politici destinati alla circolazione . Magari Alice era arrabbiata e voleva sfogarsi, magari era sotto l’effetto di sostanze alcoliche. O magari quelle cose  le pensava realmente, ma sono passati quattro anni e mezzo e può darsi che nel frattempo la Weidel abbia subito una evoluzione ideologico-culturale. In ogni caso, questo “incidente” sembra fatto apposta per frenare la corsa di AfD verso il Bundestag e per dirottare qualche voto sui partiti tradizionali tedeschi. 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *