Spagna, i terroristi comprarono asce e coltelli 3 ore prima di Cambrils: tutti i dettagli

23 Ago 2017 17:01 - di Martino Della Costa
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Via via che passano i giorni da quel terrificante giovedì 17 agosto che ha segnato la strage jihadista di Barcellona, dalle indagini emergono nuovi, inquietanti particolari sui terroristi e sugli agghiaccianti preparativi di morte. Non sorprende, allora, che in testa El Pais in queste ore, registri una impennata degli episodi di islamofobia in tutta la Spagna – atti di vandalismo in quattro moschee, decine di scritte sui muri e un proliferare di messaggi anti islamici sui social – frutto della mattanza di Barcellona e dell’agguato di Cambrils.

Spagna, i terroristi comprarono 4 coltelli e un’ascia

Ma torniamo ai fatti: i terroristi uccisi a Cambrils avevano comprato quattro coltelli e un’ascia in un negozio di quella città, solo tre ore e mezza prima di essere abbattuti dalla polizia. Ed è solo uno dei particolari emersi in queste ore dagli interrogatori dei quattro arrestati per gli attacchi di Barcellona e Cambrils, rivelazioni confermate poi da diversi indizi trovati fra i resti del covo di Alcanar e in un secondo appartamento usato dalla banda. A parlare è stato soprattutto il 21enne Mohamed Houli Chemlal, ferito nell’esplosione del covo di Alcanar. In base a quanto ricostruito, allora, il gruppo terroristico, guidato dall’imam di RipollAbdelbaki Es Satty, voleva compiere un attentato dinamitardo contro obiettivi simbolo di Barcellona, fra cui la Sagrada Familia. Gli attacchi di Barcellona e Cambrils, dunque, sarebbero stati decisi all’ultimo, una volta esploso il covo. 

La dinamica degli attentati negli interrogatori

Non solo: ad Alacanar, dove sono morti l’imam di Ripoll e altre due persone, sono stati rinvenuti, oltre a decine di bombole di butano, anche quantitativi di acetone, acqua ossigenata e bicarbonato, chiodi da mettere nelle bombe per renderle più micidiali, e detonatori. Tutti indizi, secondo il giudice, che provano l’intento di fabbricare del perossido di acetone (Tapt), l’esplosivo noto come la “madre di Satana”, utilizzato dai terroristi dello Stato Islamico per gli attentati a Parigi e Bruxelles. C’erano anche un testo in arabo sui «soldati dello Stato Islamico nella terra di al Andalus» e biglietti aerei per Bruxelles a nome dell’imam. E ancora: secondo El Mundo è stata rinvenuta anche una cintura esplosiva, che probabilmente doveva essere usata dall’imam, deciso ad immolarsi in un attentato. Nel secondo covo, individuato a Riudecanyes, sono stati trovati la patente di guida di Mohamed Hichamy, uno dei cinque abbattuti a Cambrils e il passaporto di Younes Abouyaaqoub, l’autore materiale dell’attentato di Barcellona, poi ucciso dalla polizia. C’erano anche ricevute dell’acquisto di 500 litri di acetone. analizzati i roscntri e ascoltate le deposizioni dei terroristi, il giudice dell’Audiencia Nacional Fernando Arreu che li ha ascoltati, ha confermato l’arresto di Mohamed Houli Chemlal e Driss Oukabir, e messo in libertà Mohamed Aalla, mentre per Salh El Karib è stato prorogato il fermo per altre 72 ore in attesa di ulteriori verifiche. 

Barcellona e Cambrils, le indagini riguardano 12 persone: ecco chi sono

1) Younes Abouyaaqoub, 22 anni, guidava il furgone che giovedì 17 agosto ha ucciso 15 persone sulla Rambla di Barcellona. È stato ucciso dalla polizia lunedì 21 agosto a Subirats.

2) Abdelbaki Es Satty, l’imam di Ripoll. È morto il 16 nell’esplosione del covo di Alcanar.

3) Youssef Aalla, potrebbe essere morto ad Alcanar.

4) Altri cinque sono stati abbattuti dalla polizia a Cambrils alle prime ore del 18, dopo aver travolto i passanti a bordo di un’Audi A3, uccidendo una donna. Si tratta del 17enne Moussa Oukabir, del 19enne Said Aalla (fratello di Youssef), El Houssaine Abouyaaqoub (fratello minorenne dell’attentatore di Madrid), del 24enne Mohammed Hychami e del fratello minorenne Omar.

5) Infine ci sono i quattro arrestati. Il tribunale dell’Audiencia Nacional ha confermato l’arresto del 21enne Mohamed Houli Chemlal, rimasto ferito nell’esplosione di Alcanar, e di Driss Oukabir (fratello di Moussa), che ha affittato il furgone usato nell’attentato di Barcellona. Mohamed Aalla è stato liberato ma rimane a disposizione degli investigatori. Era proprietario dell’Audi A3 di Cambrils, ma l’auto era in realtà usata dai fratelli Said e Youssef. Infine Salh El Karib, proprietario di un Internet point, ha dichiarato di aver soltanto comprato biglietti aerei per l’imam e Driss Oukabir, affermazione al momento al vaglio della polizia.

 

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