Sicilia, Forza Italia (lentamente) verso Musumeci, Lagalla e cuffariani verso il PD

18 Ago 2017 12:07 - di Alberto Cardillo

Sono ore frenetiche sull’asse Arcore-Roma-Palermo. Berlusconi sa bene che buona parte del risultato della partita siciliana passa dalle sue mani. E’ così che indiscrezioni di stampa fanno trapelare che per l’ultima decisione il Cavaliere stia attendendo i risultati di un sondaggio commissionato ad Alessandra Ghislersi, al fine di capire chi tra Nello Musumeci e Gaetano Armao sarebbe più popolare come candidato Presidente della Regione. Anche se, con tutto il rispetto per Gaetano Armao, sul campo tutti sanno che in tema di conoscenza e gradimento del candidato, Musumeci non ha rivali, ed infatti sono già molti tra deputati e amministratori siciliani di Forza Italia ad esprimere il proprio “agreement” per Musumeci. Tuttavia, nell’attesa che Micciché concluda le estenuanti trattative con gli alfaniani, Forza Italia non ha ancora un nome ufficiale da candidare. Nonostante le note chiusure da parte di FdI a un intesa con il partito di Alfano, Miccichè sta proseguendo nel tentativo di trovare un accordo complessivo per ricostruire il centrodestra sul modello del Ppe europeo; in questo schema il candidato alla presidenza della Regione si dice potrebbe essere l’avvocato Gaetano Armao, ex assessore all’Economia nel governo di Raffaele Lombardo, ma anche Nello Musumeci ha più volte ribadito la volontà di rappresentare una destra inclusiva. Financo Giorgia Meloni ha aperto a liste civiche di ispirazione centrista sul modello di quanto accaduto in liguria. Sembra, quindi, che la quadra sul nome di Nello Musumeci sia questione di ore.

Nel campo del centrosinistra la partita del PD, tramontate le ipotesi Grasso e Bianco, sembra essersi spostata sull’ex rettore dell’Università di Palermo Roberto Lagalla -candidato sponsorizzato da Totò Cuffaro-, leader del movimento Idea Sicilia. “È noto che la proposta di IdeaSicilia, civica e autonoma rispetto al quadro politico tradizionale, abbia provocato curiosità e interesse diffusi – ha dichiarato Lagalla – nella necessaria prospettiva di composizione di coalizioni, imposte dal modello elettorale siciliano. Rispetto ai contatti intervenuti con tutte le forze politiche e, da ultimo, all’iniziativa assunta da autorevoli esponenti del PD e di SiciliaFutura, che segue preliminari ed informali contatti dei giorni scorsi, resta aperta la disponibilità al dialogo. Tuttavia, la stessa è vincolata ad approfondimenti, ad oggi non ancora avviati, sui contenuti del programma e sul perimetro delle coalizioni”. Insomma, se il PD sta alle condizioni di Lagalla potrebbe aver trovato il suo “Papa straniero”, ma sarebbe una scelta competitiva? Certamente non per la sinistra radicale capeggiata da Mdp Articolo 1, la quale sta puntando tutto sull’editore Ottavio Navarra.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *