Sgarbi contro una Lamborghini gialla in corsa: “Sputategli”. 2 video, una querela

27 Ago 2017 12:07 - di Giulia Melodia

Bisogna proprio dirlo: se non ci fosse stato lui in quest’estate mediatica che sta per chiudere i battenti, si sarebbe parlato solo degli incendi dolosi. E invece: dopo il video a luci rosse erroneamente (o no? Non si sa ancora) postato sulla sua pagina Facebook, Vittorio Sgarbi torna a protagonizzare in rete con un’ultima invettiva: e dopo l’attacco sferrato dal bagno di casa contro il sindaco di Francavilla a mare, stavolta l’indomito critico d’arte e fustigatore del malcostume italico, se la prende con un automobilista al volante di una Lamborghini gialla a sua detta insistentemente – e pericolosamente – sulla corsia di sorpasso.

Vittorio Sgarbi e la Lamborghini gialla…

E se il sindaco della cittadina abruzzese ha scelto di non denunciare Sgarbi per la sua veemente invettiva, stavolta l’affronto digitale è costato al critico una querela. Ma andiamo con ordine: partendo dalle immagine riprese da video rilanciati su Youtube. Sgarbi è in auto in viaggio sulla A14 (l’autostrada Adriatica) e, da un istante all’altro, comincia a prendersela con una Lamborghini gialla il cui conducente, a detta del critico, avrebbe occupato insistentemente  e prepotentemente la corsia di sorpasso, intralciando il regolare flusso di auto in corsa. “Esibire il fatto che lui ha il denaro per comprare una macchina bella – commenta con tono concitato Vittorio Sgarbi – meglio se tenuta in un museo… Uno non può procedere perché davanti ha chi fa il bello e il cattivo tempo con la sua macchina gialla di mer..a”.

Due video, una querela e tanta paura

Non solo: non contento, il critico aggiunge, “Se lo vedete sputategli addosso a nome mio”, suggerendo l’iniziativa agli internauti in un secondo video aggiunto due giorni dopo per una seconda puntata multimediale in cui Sgarbi annuncia di essere riuscito a risalire all’identità dell’automobilista di lusso, palesandola con tanto di nome e cognome a follower e amici di rete. E’ a questo punto che la vicenda si sposta dalla carreggiata al web e approda fino alle aule delle denunce: Vittorio Sgarbi, infatti, è stato querelato dall’uomo della Lamorghini – figlio di proprietari di un’azienda metallurgica – per diffamazione e istigazione a delinquere. Ma lui, come sempre, non teme controversie e repliche e spiega: “Non mi importa che mi abbia denunciato. Non ce l’ho con la guida di questa persona, né con l’automobile che guida – riporta tra gli altri La Stampa in queste ore -… ma con chi mette a rischio la vita delle altre persone”. Poi, la rivelazione che dai 2 video non era trapelata: “Questo rampollo, che si sente il padrone della strada, ci ha praticamente sbattuto contro il guardrail. Abbiamo avuto paura”.

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