Orsa uccisa in Trentino: bufera su Ugo Rossi, il renziano che ha firmato l’ordinanza

14 Ago 2017 11:19 - di Redattore 92

Da Bruno Vespa a Forza Italia, dagli animalisti agli accademici dei Lincei. L’uccisione dell’orsa potrebbe costare molto più cara del previsto al presidente trentino Ugo Rossi. Fioccano sui Social network le proteste e gli annunci di disidette di prenotazioni turistiche nella Regione. Da parte delle associazioni degli animalisti è poi scattata la denuncia penale nei confronti dello stessi presidente della Provincia autonoma di Trento, che ha materialmente firmato l’ordinanza di abbattimento dell’orsa. Rossi, al governo della provincia autonoma del Trentino dopo aver vinto le primarie del Pd, aveva stilato un patto di ferro con Renzi. Il sostegno al referendum in cambio di un seggio in Parlamento. La sconfitta del Sì e la conseguente caduta di Renzi ha scombussolato i piani del politico trentino, che negli ultimi tempi si è messo in rotta di collisione con il Pd. 

Ugo Rossi si difende: “In tutto il mondo si fa così” 

Resta il fatto, come sottolinea  Sandra Savino, deputata di Forza Italia «l’uccisione dell’orsa in Trentino rappresenta non solo un delitto nei confronti di un patrimonio faunistico unico al mondo come quello del nostro Paese ha ma anche e soprattutto un fallimento della politica, che si dimostra incapace di far coesistere uomo e animale». E mentre Rossi si difende: «In tutto il mondo si fa così, quando un orso diventa pericoloso lo si abbatte», è di diverso avviso l’etologo Enrico Alleva, membro dell’Accademia dei Lincei e presidente della Federazione Italiana di Scienze della Natura e dell’Ambiente, «l’uccisione di un esemplare è l’extrema ratio, l’ultima possibile linea d’azione per un esemplare già catturato che può essere perciò narcotizzato e portato in aree e situazioni di sicurezza per l’uomo».

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Anche l'ex gieffina Daniela Martani contro Ugo Rossi

Anche Daniela Martani, già candidata dei Verdi, attacca Ugo Rossi

Gli animalisti presentano denuncia penale contro Ugo Rossi

Contro Rossi si schiera persino il solitamente moderato Bruno Vespa, che su Twitter osserva: «Non sono un animalista scatenato. Ma perché uccidere un’orsa quando si poteva sedarla e spostarla in una zona lontana dagli abitati?». A proposito di animalisti scatenati, l’ex gieffina Daniela Martani, già candidata dei Verdi a Roma, sceglie un commento al napalm. Una foto di Rossi con le mani insaguinate e un cinguettio rabbioso: «Ugo Rossi assassino assassino assassino denunciami pure un’altra volta questo non cambierà la tua anima nera». Facile prevedere che le polemiche non finiranno qui. 

 

Commenti

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  • virgilio 22 Ottobre 2018

    Alla fine la gente ha capito e lo ha “premiato” con il dissenso del voto..era ora,ed ora che inizi con una attività adeguata alla estrazione politica..