Mai così bassa la disoccupazione nel Regno Unito. Export e turismo volano

17 Ago 2017 14:30 - di Redazione

I cittadini europei che vorranno visitare il Regno Unito dopo la Brexit non avranno bisogno di visto. È quanto sostiene la Bbc, secondo cui il piano del governo prevede invece che chi vorrà recarsi nel Paese per motivi di lavoro o di studio o vorrà trasferirsi dopo l’uscita del Paese dalla Ue dovrà chiedere un permesso. Al momento, i cittadini dell’Unione Europea possono vivere e lavorare nel Regno Unito senza alcun permesso, secondo il principio della libera circolazione delle persone tra i 28 Paesi membri. Intanto la Brexit fa più bene che male al Regno Unito: il tasso di disoccupazione del Regno è infatti diminuito nel secondo trimestre al 4,4 per cento dal 4,9 per cento di un anno fa, mentre il turismo è aumentato così come le esportazioni. Questo sulla disoccupazione è il dato più basso dal 1975. Gli economisti avevano previsto un tasso del 4,5 per cento, lo stesso registrato nel primo trimestre. Il numero dei disoccupati è diminuito di 57.000 dal primo trimestre a 1,48 milioni. Il tasso di occupazione è arrivato al 75,1 per cento, un record dal 1971 anno in cui è iniziata la serie statistica comparabile. Inoltre si apprende che il governo britannico non ha intenzione di introdurre controlli alle frontiere tra l’Irlanda del Nord e l’Irlanda dopo la sua uscita dall’Unione Europea, nel 2019. È quanto si legge in un documento dell’esecutivo che sarà reso pubblico oggi, nel quale si sottolinea la volontà di una delimitazione “senza infrastrutture di frontiera fisiche né posti di frontiera”. Ogni giorno circa 30mila persone varcano senza alcun controllo il confine tra l’Irlanda del Nord e la Repubblica d’Irlanda.

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