Ius Soli, la rabbia della polizia: «Nessun immigrato verrà più espulso»

24 Ago 2017 10:55 - di Redazione

La protesta dei sindacati di polizia è forte come la rabbia degli agenti. «Sullo ius soli deve decidere la nazione Italia, non un Parlamento in difetto di rappresentatività a causa delle “transumanze” di convenienza, in questo scorcio di legislatura». Ad affermarlo è Gianni Tonelli, segretario generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap). «Oggi, con la disastrosa situazione venutasi a creare per la sicurezza del Paese, è opportuno regalare ai terroristi la possibilità di non essere espulsi solamente facendo un figlio? Ancora, come faremo ad affrontare la super emergenza migratoria conseguente se dispensiamo un incentivo di una tale portata in un continente martoriato dalla disperazione, dalla fame e dalle guerre?»

Ius Soli, «cittadini espropriati della loro sovranità»

«Il tema», dice, «deve essere uno dei punti centrali della nuova campagna elettorale consentendo agli italiani di scegliere. Una questione di centrale importanza sul presente e sul futuro della nostra comunità come quello in esame, può essere deciso solo dai cittadini che non possono essere espropriati della loro sovranità da una pseudo elite autoreferenziale sulla quale pesa fortemente il sospetto di essere condizionata».

 

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