Dopo Saviano, arriva Raimo. Paladino dei neri contro i “razzisti” Belpietro e Sallusti

30 Ago 2017 14:23 - di Redazione

C’è un nuovo paladino dei migranti da ospitare nei salotti televisivi. E’ Christian Raimo, insegnante, scrittore per Minimum fax e giornalista, che nei giorni scorsi ha alzato la voce in cerca di notorietà contro lo sgombero dello stabile di via Curtatone, e ora è diventato ancora più popolare presso la sinistra dei buoni sentimenti per avere criticato aspramente la trasmissione di Maurizio BelpietroDalla vostra parte“. Ospite della trasmissione, durante la diretta Raimo ha infatti alzato un cartello con la scritta: “Non c’avete un altro servizio sui negri cattivi?” e poi ha battibeccato con il conduttore e con Alessandro Sallusti, in collegamento dalla redazione de Il Giornale. Quindi si è alzato e se ne è andato: “Vado a cena, mi diverto di più”.

Poi oggi un lungo post su Fb contro la trasmissione di Belpietro, accusata di razzismo ottocentesco: “È una trasmissione orripilante, che si compone essenzialmente di servizi, girati con i piedi, su neri che stuprano, neri che rubano, neri che minacciano bambini, neri che occupano le case degli italiani, neri che sono troppi, neri che se ne dovrebbero andare, neri che è già tanto che li sopportiamo e non li facciamo affogare tutti.  Si può parlare di immigrati, di migranti, di rifugiati, di islamici, di terroristi, di maghrebini, di stranieri, ma in fondo si parla sempre di neri. Islamico uguale terrorista uguale rifugiato uguale potenziale stupratore uguale illegale uguale clandestino uguale nero. Non c’è un minuto a parte la pubblicità che non sia dedicato al racconto di un paese devastato dallo schifo prodotto dai neri”.  Raimo è comunque rimasto vittima del politicamente corretto di cui è espressione. Infatti Facebook gli ha censurato il post ritenendo offensiva la parola “negri”. 

Il Giornale a sua volta accusa Raimo di voler fare il gran salto verso il Parlamento candidandosi intanto al ruolo di vice-Saviano: a questo scopo tanta agitazione e tanto livore antifascista profuso a piene mani in ogni occasione. “L’antifascismo militante in assenza di fascismo. Un cliché logoro ma che ancora racimola qualche indignato e titoli di giornale. Al via dunque il lancio della petizione su change.org «Per una Roma antirazzista, antifascista e solidale» e poi l’occasione della vita: dare del fascista in diretta tv a un direttore di un quotidiano «nemico», il Giornale, Alessandro Sallusti”.

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