Turchia: Darwin addio, a scuola si studierà la jihad e il golpe di Gulen

18 Lug 2017 19:03 - di Redazione

La teoria dell’evoluzione di Darwin scompare ufficialmente dai programmi delle scuole pubbliche della Turchia. Via Darwin (bandito fino all’università), entrano il concetto di “jihad” e cenni sul fallito colpo di stato del 15 luglio 2016. È stato il ministro dell’Istruzione, Ismet Yilmaz, a presentare la versione definitiva del nuovo programma di studi che entrerà in vigore gradualmente – a seconda delle classi – a partire da quest’anno con un processo di adeguamento si concluderà nell’anno scolastico 2018-19. “Il concetto di jihad è un elemento della nostra religione. È nella nostra religione – ha affermato Yilmaz, come riporta il portale del giornale Hurriyet – Il compito del ministero dell’Istruzione è insegnare nel modo giusto tutti i concetti meritevoli”. Quindi, ha proseguito, “durante le lezioni di sharia e di scienze della religione, ci sarà il concetto di jihad”. Il ministro ha fatto riferimento al concetto di “grande jihad” inteso come “amore per la patria”, nel senso di “servire la nostra società, migliorare il welfare, garantire la calma e rispondere alle esigenze della società”. Ma perché eliminare la teoria dell’evoluzione dai programmi? “Perché – secondo il ministro – è complicata per gli studenti e non rilevante. Sono invece “rilevanti” i fatti del 15 luglio 2016, che vengono inseriti nelle ore di lezione di scienze sociali. Il ministro Yilmaz ha collegato la “resistenza” popolare al tentato golpe con il concetto di “jihad”. “Uno degli aspetti del jihad è il 15 luglio – ha sostenuto – Il fatto che il Paese abbia difeso i propri diritti. Jihad è difendere i propri diritti e rispettare quelli degli altri”. Nei programmi scolastici, riporta lo stesso Hurriyet, sono previste anche nozioni sul movimento dell’imam Fetullah Gulen, ritenuto da Ankara l’ispiratore del fallito golpe, sul Pkk (considerato organizzazione terroristica dal governo) e sullo Stato islamico (Isis). Per il leader sindacale Mehmet Balik quello del ministero dell’Istruzione è un tentativo di evitare “generazioni che fanno domande”. “Le nuove direttive che vietano l’insegnamento della teoria dell’evoluzione e impongono alle scuole di avere una sala di preghiera distruggono il principio del laicismo e i principi scientifici dell’istruzione”, ha tuonato Balik, a capo del sindacato Egitim-Is.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *