Roma, clandestino furioso aggredisce a calci e sputi impiegati dell’Anagrafe

7 Lug 2017 18:50 - di Redazione

Urla, calci e minacce: sono stati attimi di paura quelli vissuti questa mattina dagli impiegati dell’Anagrafe di via Petroselli a Roma, intorno alle 11, quando tale G.I.M., 50enne “richiedente asilo” di nazionalità irachena ha perso il lume della ragione e ha tentato di aggredire gli addetti allo sportello. In realtà l’uomo si era presentato anche il giorno precedente, manifestando già in quell’occasione la sua aggressività, tanto che da stamattina gli agenti della polizia Locale che sono in servizio negli uffici erano al primo piano. Alle prime escandescenze, infatti, i due vigili sono intervenuti, cercando di farlo ragionare, anche perché negli uffici, oltre agli impiegati comunali, c’erano cittadini con bambini, spaventati dalle urla. La rabbia dell’iracheno a quel punto si è rivolta verso gli agenti: l’uomo prima ha iniziato con sputi e poi ha tentato di colpirli. Ne è nata una colluttazione, terminata con l’arresto dell’uomo, grazie anche all’ausilio di altri rinforzi, giunti subito dal gruppo Trevi. Messo in condizione di non nuocere a sè e agli altri, è stata chiamata una ambulanza con un medico psichiatra, visti gli evidenti segni di squilibrio che l’uomo manifestava. Alla fine i sanitari hanno disposto il trasporto dell’uomo in ospedale. Sottoposto a cure anche uno degli agenti colpiti durante la colluttazione.

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