Navi italiane in Libia: la parola alle Camere. Ma il voto è un’incognita

27 Lug 2017 15:09 - di Federica Parbuoni
gentiloni legge elettorale

Saranno presentati martedì alle commissioni Esteri e Difesa di Camera e Senato i dettagli della missione della marina militare italiana in Libia, chiesta dalle autorità del Paese per fermare il traffico di esseri umani. Ad annunciarlo è stato il premier Paolo Gentiloni, dicendosi «certo che con il voto del Parlamento si possa avere un risultato positivo». 

Il vertice a Palazzo Chigi

L’annuncio è arrivato dopo il vertice a Palazzo Chigi con i ministri degli Esteri, Angelino Alfano, dell’Interno, Marco Minniti, e della Difesa, Roberta Pinotti. Alla riunione erano presenti anche il segretario generale della Farnesina, Elisabetta Belloni, il capo di Stato maggiore della Difesa, Claudio Graziano, il direttore del Dis, Alessandro Pansa, e il capo della Polizia, Franco Gabrielli. «Per ora stiamo alla nostra agenda, che ci impegna sul piano dell’accoglienza, non ci rinunciamo», ha poi aggiunto Gentiloni, che parlando dell’attivismo francese ha detto che «ogni iniziativa di altri Paesi che sostengono questa agenda sono benvenute». Gentiloni, quindi, ha fatto ancora buon viso a cattivo gioco di fronte alle iniziative prese dal presidente francese Emmanuel Macron. «Siamo stati il Paese più impegnato a promuovere la stabilizzazione della Libia, siamo tutti impegnati a far fare a questo processo passi in avanti. Per questo abbiamo salutato con favore l’incontro di Sarraj e Haftar a Parigi», ha rivendicato il premier italiano, aggiungendo che «speriamo che questo incontro abbia seguiti e sviluppi positivi».

Ma sulla Libia serve il voto del Parlamento

L’invio di una missione della marina militare è stato accolto positivamente dal centrodestra. Da FdI alla Lega, passando per Forza Italia, i partiti di opposizione hanno anche ricordato, però, che loro hanno chiesto per anni un intervento del genere, rimanendo sempre inascoltati. «Speriamo solo che i nostri inutili governanti non perdano altri anni per fare questo benedetto blocco navale», ha commentato la leader di FdI, Giorgia Meloni, mentre il capogruppo di Forza Italia in commissione Difesa alla Camera, Elio Vito, ha ricordato che, a fronte delle reiterate richieste in tutte le sedi politiche e parlamentari, il centrodestra ha dovuto apprendere dell’intervento dai giornali. Il presidente della commissione Esteri di Montecitorio, Fabrizio Cicchitto, ha chiesto invece che la relazione di Gentiloni sulla Libia non riguardi solo l’intervento della marina, ma anche le strategia complessiva. «Prima o poi andrà esaminata la strategia italiana nei confronti di tutte le nazioni del Mediterraneo senza eccezione alcuna», ha commentato l’esponente alfaniano, ricordando che comunque per la missione serve «un passaggio parlamentare». Un voto che potrebbe anche riservare qualche incidente al governo. 

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