Migranti, Renzi si auto-rottama e copia Fratelli d’Italia: basta fondi dalla Ue

7 Lug 2017 12:34 - di Elsa Corsini

Parola d’0rdine: auto-rottamazione. Dall’accoglienza “senza se e senza ma” al numero chiuso. Per cavalcare l’eco della batosta delle amministrative e rifarsi una verginità Matteo Renzi si esibisce in una virata a 360 gradi in materia di immigrazione a poche ore dal vertice di Tallin.

Renzi: loro chiudono i porti? Niente fondi

«Se i Paesi europei che si sono impegnati a accogliere i migranti non lo fanno, credo sia giusto dire che l’Italia non contribuirà più a pagare i 20 miliardi che ogni anno versa al bilancio dell’Unione europea, riprendendone indietro solo 12. Loro bloccano i porti? E noi blocchiamo i fondi». Proprio così. L’ex premier parlando a Ore 9 manda alle ortiche il mantra del Nazareno sulla solidarietà e scodella, tale e quale, una storica proposta di Fratelli d’Italia, considerata fino a pochi giorni fa una “pericolosa” deriva razzista e populista dalla sinistra doc. «Non è un ricatto, è una semplice constatazione – insiste il leader del Pd –  una posizione che avevamo già espresso e sulla quale credo che gli italiani siano d’accordo». Capito? In queste ore l’ex premier dei miracoli scopre la difficile relazione di Roma con Bruxelles e sogna la disobbedienza civile. «Bisogna cambiare il rapporto con l’Europa. Ci stiamo provando con le buone. Ma se continuano a far finta che il problema immigrazione sia solo italiano dobbiamo rispondere nell’unico modo possibile: aprendo una discussione sul prossimo bilancio europeo e smettendo di finanziare con soldi italiani i Paesi europei che non danno una mano», ha ribadito il concetto su Facebook e Twitter rottamando se stesso. 

Stop agli ingressi

Macchina indietro anche sugli ingressi. «Dobbiamo anche dire che ci deve essere un numero chiuso negli arrivi, non ci dobbiamo sentire in colpa se non possiamo accogliere tutti, salvare tutti ma non accogliere tutti in Italia». Sembra di sentir parlare Giorgia Meloni. «Ribadiamo che non siamo noi a stare contro l’Unione europea ma i burocrati e gli usurai che la governano – diceva la leader di Fratelli d’Italia alla manifestazione “Italia sovrana in Europa” lo scorso marzo – loro hanno massacrato un sogno fatto di identità, di diritti, di popoli sovrani trasformandolo in una specie di comitato d’affari che fa gli interessi di pochi. Dicono che noi facciamo paura o che bisogna fermare la paura dei populismi ma alle persone fa molta più paura vedere un’Italia imbeccata dall’Europa che in un pomeriggio trova 20 miliardi per Mps ma che dopo 8 mesi non ha ancora consegnato le casette ai terremotati». 

 

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