Migranti, l’Austria minaccia: “Pronti a schierare l’esercito se non diminuirà il flusso dall’Italia”

4 Lug 2017 9:24 - di Redazione

Resta altissima la tensione sui migranti e l’emergenza si complica per l’Italia. Se Francia e Spagna ci voltano le spalle e blindano i loro porti, ad alzare barriere ci pensa anche l’Austria. Vienna è infatti pronta a schierare fino a 750 militari al Brennero “molto presto” se il flusso di migranti dall’Italia non diminuirà, ha annunciato il ministro della Difesa austriaco Hans Peter Doskozil al quotidiano Kronen Zeitung. Un altro schiaffo all’Italia.

Austria , la minaccia

“Credo che molto presto saranno attivati controlli alle frontiere e ci sarà bisogno di un dispiegamento dell’esercito”, ha dichiarato il ministro austriaco al sito del quotidiano Krone, sottolineando che la misura sarà “indispensabile se l’afflusso di migranti dall’Italia non diminuisce”.Il giornale scrive che 750 soldati e quattro veicoli blindati sarebbero già stati mandati al Brennero lo scorso fine settimane. E in questo quadro di crescente tensione di fatto bisogna registrare anche il rapporto del governo italiano con le istituzioni europee. Roma da tempo chiede collaborazione da parte dei Paesi Ue per affrontare l’emergenza, ma da Bruxelles per il momento sono arrivate solo promesse e chiacchiere. “La nostra priorità è lavorare a monte per ridurre il flusso di migranti verso l’Italia ed evitare tragedie nel Mediterraneo”: lo dice il commissario europeo Dimitris Avramopoulos in un’intervista al quotidiano francese Le Figaro in edicola il 4 luglio. “Oggi l’Italia – dice Avramopoulos – si trova in una situazione delicata e noi la aiuteremo. E’ quello che già facciamo politicamente, finanziariamente, materialmente. Abbiamo ottenuto risultati, ma dobbiamo raddoppiare gli sforzi per ridurre significativamente il flusso”. Di aiuti, per ora pochi, porte in faccia tante -Spagnae Francia in testa –  con un governo italiano che strilla alla luna e che colpevolmente ha preso in mano troppo tardi l’emergenza.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *