Ius soli, gli italiani lo bocciano. Renzi e Gentiloni litigano su chi si deve accollare il flop

13 Lug 2017 10:50 - di Bianca Conte

Ora Pd ed esecutivo, o meglio, Matteo Renzi e il premier Gentiloni, se la giocano sul filo di lana dello ius soli. E proprio sulla controversissima proposta di legge sulla cittadinanza agli immigrati sulla base di un presunto e dibattuto principio di nascita il governo, scricchiolante, rischia di cadere. Dopo le rivelazioni di Emma Bonino in merito allo scellerato patto siglato dal segretario dem in veste di presidente del Consiglio con il quale apriva tutti e solo i porti di casa nostra agli sbarchi di metà africa subsahariana approdata negli anni sulle nostre coste, adesso la palla passa alla legittimazione giuridica di quegli arrivi.

Ius soli: il 53,1% degli italiani non lo vuole

Peccato che la maggioranza degli italiani sia fieramente e incontrovertibilmente contraria all’approvazione della legge sullo ius soli, almeno in questo momento storico. Dopo la bomba esplosa in faccia Renzi circa le sue responsabilità in merito agli invasivi arrivi: Dopo lo scandalo delle Ong e la indifendibile posizione espressa dalla presidente della Camera Laura Boldrini su approdi e operato delle organizzazioni non governative, adesso la riforma al centro del dibattito politico sulla concessione della cittadinanza ai figli degli immigrati regolari nati in Italia, non solo non è tra le priorità dei cittadini, ma è tra i punti chiave nell’agenda politica governativa, più osteggiati e temuti del momento. E anzi, quel ossessivo e reiterato atteggiamento della politica di mettere al primo posto dell’ordine del giorno l’argomento ius soli testimonia e incrementa lo scollamento tra le esigenze e il volere del Paese – e di tutti gli esponenti dell’opposizione parlamentare – e l’operato del governo, sordo alle sue necessità e indicazioni socio-politiche. E più questo fenomeno si ripete, più il tema affrontato nello ius soli perde di attendibilità e forza: tanto che, come scrive il Messaggero in queste ore, il finora raggiunto finora è che «nell’ottobre del 2016 i favorevoli al riconoscimento del principio erano la maggioranza, anche se di poco». Oggi, invece, un sondaggio Euromedia accredita senza possibilità di equivoci la bocciatura dello ius soli degli italiani: con il 53,1% contrari al riconoscimento della cittadinanza agli stranieri nati sul nostro suolo.

Renzi e Gentiloni litigano per chi si deve incollare il flop

E così, complice il generale estate e la bagarre sollevata dai centristi alfaniani a Palazzo Madama che hanno tionato contro la fiducia, ritenuta una inaccettabile «forzatura», il voto sul diritto di cittadinanza ai minori nati in Italia slitta. Una eventualità, quella di rimandare il voto sullo ius soli, a cui giova anche la dilazione dei tempi sul ddl vaccini, che il senato sta analizzando senza porre la fiducia, e dunque seguendo un calendario più lungo. Nel frattempo Renzi prova a scaricare la patata bollente su Gentiloni, asserendo che deve essere l’esecutivo e non il Pd a rispedire al mittente ius soli e date parlamentare relative. Ma il premier in carica, incassato il diktat di Renzi sullo ius soli,  non ci sta e non molla: Nel frattempo, centristi e Mdp pronti si dicono pronti alla crisi.

 

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