“I migranti ci fregano il salario”: bufera sul nuovo brano di Povia (video)

30 Lug 2017 17:37 - di Gabriele Alberti

“Mentre fissi il lampadario, ti fregano il salario. Ma non è mica colpa loro, c’è un disegno molto chiaro, il potere veterano con la scusa del razzismo vuole fare fuori l’italiano”. E’ uno dei passi di una nuova canzone di Povia, “Immigrazia”, che sta facendo il giro del web con i suo carico di elogi e di critiche. Nell’occhio del ciclone aqncora una volta Giuseppe Povia, cantante che non ha paura di dire la sua, sfidando le ire del politicamente corretto e dei buonisti in servizio permanente effettivo. Già si era espresso contro lo ius soli, prendendosi una manciata di insulti da parte dei fautori dell’accoglienza senza se e senza ma. ma prendendosi anche gli applausi per il suo coraggio.

L’artista, da tempo ormai un piccolo caso nel web per le uscite ‘antisistema’ . Il testo si incentra sul tema dell’immigrazione incontrollata, con tanto di dedica al leader leghista Matteo Salvini. “Ecco il brano “Immigrazía” (ascoltate bene le strofe) – scrive Povia nella didascalia di presentazione del video, dove annuncia anche l’uscita del disco autoprodotto ‘Nuovo Contrordine Mondiale’ – . Diffondi sul profilo degli “antirazzisti, dei democratici e dei gombagni”. La sostituzione degli italiani è in atto. Usano immigrati a basso prezzo. Noi italiani scompariremo, storia già vista. DIFFONDI! Matteo Salvini sto pezzo ti piacerà”, scrive.

Questi alcuni passaggi della nuova canzone di Povia, che sta facendo il pieno di visualizzazioni e condivisioni. : “Immigrazia è una follia voluta da chi vuole che tu vada via. Immigrazia portami via. Per mandare avanti il Pil vogliono nuovi schiavi qui, gli immigrati di domani saranno i nuovi italiani. Oggi i figli sono molli perché siamo tutti molli. Mentre fissi il lampadario, ti fregano il salario. Non è mica colpa loro se c’è un disegno chiaro. E con la scusa del razzismo vogliono far fuori l’italiano” canta.

Poi Povia, già vincitore del “Festival di Sanremo” 2006 con il brano “Vorrei avere il becco”, se la prende con l’italiano “alternativo”, con quello che difende a tutti i costi i migranti, senza interrogarsi su cosa c’è dietro. “Vuole fare l’antirazzista.. ‘accogliamo tutti’ disse il figlio di papà. Nel frattempo, mentre tu stai sulla sedia, l’immigrato piano piano si insedia e, con l’aiuto del Governo, lui si prende il nostro posto e ci cambia pure il Padreterno” conclude Povia.

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