Donzelli sui clandestini: “Basta col business infinito delle accoglienze”

10 Lug 2017 16:19 - di Redazione

“Il territorio dell’Empolese è saturo e non può più permettersi di accogliere altri profughi. Per risolvere il problema dell’immigrazione servono regole più stringenti e severe: prefetture e governo non giocano di squadra e questo produce un sistema che favorisce i fuorilegge rispetto a chi si rispetta le regole. Noi di Fratelli d’Italia siamo per bloccare gli arrivi, ma nell’accoglienza e nella gestione servono competenza e trasparenza per garantire dignità e azzerare gli sprechi”. Lo ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale della Toscana Giovanni Donzelli, che ha effettuato oggi un sopralluogo nel centro di accoglienza di Molin Nuovo a Empoli insieme al consigliere comunale della lista “Il Centrodestra per Empoli” Andrea Poggianti, che ha recentemente presentato una mozione per stringere le maglie dell’accoglienza sul territorio. “Nell’empolese ci sono state numerose tensioni fra immigrati – ha sottolineato Donzelli – anche qui, come accaduto altrove, gli ospiti allontanati dai centri non sono stati poi espulsi dall’Italia. Questo significa che il nostro governo, con le lunghe attese delle richieste di asilo, autorizza a rimanere sul territorio delle persone che di fatto finiscono nelle reti della criminalità”. “Noi pensiamo che chi non rispetta le regole debba essere immediatamente espulso. Purtroppo, oltre alla burocrazia, il vero problema è rappresentato dal business che ha consentito a cooperative e soggetti privati di arricchirsi alle spalle degli italiani, e che solo nel 2017 ci costerà 5 miliardi di euro”, ha aggiunto Donzelli. “Noi di Fratelli d’Italia – ha concluso Donzelli – continueremo a visitare queste strutture e a presentare proposte che impongano regole stringenti e severe, come la legge, approvata in commissione alla Camera e inclusa nella Manovrina che si appresta ad essere approvata dal Parlamento, che impone la rendicontazione delle spese ai soggetti privati che fanno accoglienza”.

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