Confcommercio Roma, truffa aggravata su 21 corsi di formazione: 12 indagati

25 Lug 2017 16:03 - di Paolo Lami

Richieste di rimborso di spese, in realtà, mai sostenute. Attività mai svolte ma, poi, rendicontate. Costi fittizi di consulenza addebitati. E’ lungo e corposo l’elenco che i finanzieri del Nucleo Speciale di Polizia Valutaria, coordinati dalla Procura della Repubblica di Roma, contestano a 12 persone indagate , fra cui l’ex-presidente della Confcommercio Roma, il commercialista Cesare Pambianchi, già condannato lo scorso anno a 3 anni di reclusione con l’accusa di evasione fiscale  e Giuseppe Roscioli, per truffa aggravata ai danni dello Stato nell’ambito dei corsi di formazione professionali organizzati per i propri dipendenti da Confcommercio Roma e dagli enti collegati.

Le indagini delle Fiamme Gialle, che hanno eseguito un provvedimento di sequestro di disponibilità finanziarie e di beni immobili, per un valore complessivo di oltre 5 milioni di euro, emesso dal gip del Tribunale di Roma, sono state avviate circa un anno fa e si sono concentrate sulla realizzazione, fra il 2012 e il 2014, di 21 corsi di formazione professionali da parte di Confcommercio Roma e di altri enti collegati, finanziati dallo Stato attraverso i provenienti dal fondo For. Te – Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione Continua nel Terziario.

Il Fondo Paritetico Interprofessionale Nazionale per la Formazione, creato con un apposito decreto del ministero del Lavoro, è, infatti, alimentato con risorse finanziarie provenienti dalla contribuzione previdenziale obbligatoria gestita dall’Inps ed è dedicato alla sovvenzione della formazione continua dei dipendenti delle imprese che operano nel settore del terziario e che vi aderiscono.

Intercettazioni, perquisizioni, riscontri documentali e interrogatori hanno fatto emergere gravi irregolarità nella gestione dei contributi pubblici ricevuti. Gli accertamenti svolti nell’ambito delle spese per corsi di formazione al personale hanno evidenziato, in qualche caso, addirittura costi inesistenti e attività mai realmente portate a termine..

I corsi di formazione a dipendenti di Confcommercio Roma ma anche di altre realtà imprenditoriali molto blasonate si sarebbero, infatti, tenuti solo in parte e con un notevole aggravio di costi relativi alla selezione dei partecipanti ai corsi, al monitoraggio delle ore, al tutoring, o ancora, ad attività di natura amministrativa. Condividendo le risultanze delle attività investigative condotte dal Nucleo Speciale di Polizia Valutaria della Guardia di Finanza su direzione della Procura di Roma. Di qui il provvedimento di sequestro emesso nei confronti dei dipendenti e dei vertici pro tempore dell’Associazione Confcommercio Roma e delle aziende collegate.

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