Con l’estate torna il dramma dei cani abbandonati: e la legge? L’appello di J-Ax (VIDEO)

2 Lug 2017 12:37 - di Prisca Righetti

Puntualmente, come ogni anno con l’avvio della stagione stiva, si torna a parlare dell’odioso, criminale, fenomeno dell’abbandono degli animali, cani e gatti in particolare, lasciati all’incuria da padroni perseguibili per legge che continuano ad agire però indisturbati. Oggi anche il mondo dello spettacolo, con i suoi protagonisti, è sempre più attivo e in prima linea contro una piaga rispetto alla quale il parlamento sembra voler rimandare ancora un volta l’istituzione di vere e proprie misure atte a scongiurare il rischio di nuovi casi con vere risposte penalmente rilevanti e non con semplici sanzioni pecuniarie.

Cani abbandonati, l’appello di J-Ax. Ma la legge a che punto è?

Sappiamo che abbandonare un animale in Italia rappresenta – finalmente – un reato punito dal 2013, secondo l’articolo 727 del codice penale, con un massimo di un anno di reclusione e sanzionato da mille a diecimila euro di multa. Un po’ poco, viene da dire, considerando che quasi sempre gli animali abbandonati sul ciglio di una strada muoiono investiti, rischiando di far finire male anche chi è alla guida del mezzo che li travolge, e considerando che, quando va in modo diverso, l’epilogo prevede sempre una morte per stenti (fame, sete, caldo). Eppure non tutti sanno che in realtà esistono da tempo una serie di proposte di legge, non per niente tutte depositate nell’imminenza dell’arrivo dell’estate, che propongono rigorosamente una ulteriore stretta contro l’odioso fenomeno.

Ecco le varie proposte depositate ancora da esaminare

E allora, come riporta l’Ansa in un esaustivo servizio dedicato al tema, <<le ultime due in ordine di tempo sono state presentate nel giugno 2016 e nel giugno 2015. E ancora: la prima, depositata il 16 giugno 2015, prevede nel testo la possibilità di <<innalzare la multa per chi abbandona facendola partire da un minimo di 2.500 euro per arrivare fino a 25mila>>, mentre la seconda, arrivata a stretto giro nel aggiunge all’eventualità dell’innalzamento delle multe anche la clausola del <<soggiorno e del sostentamento dell’animale a spese di chi lo ha abbandonato in una struttura adeguata e il divieto di tenere con sé animali per almeno due anni>>. Ancora poca roba, direte voi: e concordiamo. Per questo, risulta sempre di primaria importanza una proposta di legge del 2013, firmata da Michela Brambilla, che prevede l’iscrizione degli animali nella “famiglia anagrafica” prevedendo che chi ha un animale sia <<responsabile del suo benessere, del suo mantenimento, della sua cura>>, con pene adeguate previste nel testo. E allora? E allora tutto è fin qui rimasto lettera morta: sui testi, assegnati alla commissione Giustizia della Camera, non è mai iniziato l’esame. Non ancora.

 

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