Clandestini, Vienna ora getta acqua sul fuoco: “Siamo con l’Italia”…

22 Lug 2017 18:08 - di Redazione

Vienna getta acqua sul fuoco per la questione dei clandestini dopo gli attriti dei giorni scorsi. L’importante è che i clandestini ce li teniamo noi e non li mandiamo in Austria: “Serve più sensibilità nei confronti dell’Italia”, ha detto infatti il cancelliere austriaco Christian Kern al quotidiano viennese Presse am Sonntag, dopo una telefonata avuta in mattinata con il premier Paolo Gentiloni. “Non possiamo posizionarci contro l’Italia”, ha aggiunto il cancelliere socialdemocratico, ribadendo che “l’Italia è un nostro vicino e un partner importante”. Frase chiaramente diplomatica. Poi un monito al ministro degli Esteri Sebastian Kurz “a non interferire con le sue dichiarazioni nei buoni rapporti con l’Italia e a mettere in pericolo il Sudtirolo”. Il ministro degli Esteri Kurz, dopo un incontro a Vienna con Angelino Alfano, aveva mandato un messaggio forte all’Europa: “Pretendiamo che venga interrotto il traghettamento di migranti illegali dalle isole italiane, come Lampedusa, verso la terraferma”, minacciando ancora una volta di chiudere il Brennero, se l’Italia dovesse applicare il lasciapassare. Sulla vicenda interviene anche Forza Italia: “Anziché considerare le affermazioni di Orban alla stregua di minacce, Gentiloni dovrebbe prendere appunti: la linea d’azione suggerita dal leader ungherese appare pienamente condivisibile, si tratta di un’autentica dimostrazione di buonsenso”. Lo afferma Stefano Maullu, deputato di Forza Italia. “In questi ultimi anni – aggiunge – il governo italiano si è limitato ad assistere passivamente all’invasione, senza proporre nessuna misura concreta e immediatamente attuabile. Per affrontare efficacemente l’emergenza migranti occorre invece un approccio fermo e deciso, serve fermezza. Innanzitutto bisognerebbe intervenire nell’Africa subsahariana, con più cooperazione e investimenti, e se gli sbarchi non dovessero interrompersi bisognerà prendere in considerazione la possibilità di chiudere i porti”. Non si può fare a meno di notare che il ministro degli Esteri Alfrano è di fatto commissariato anche su questo: infatti parla sempre Gentiloni…

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