Chi ha ammazzato l’agricoltura? In Italia è Sos frutta: prezzi giù del 40%

29 Lug 2017 13:40 - di Redazione

È Sos frutta nei campi italiani con i prezzi che sono crollati anche del 40%. A lanciare l’allarme è la Coldiretti. Il frutteto italiano “si è ridotto di un terzo (-33 per cento) negli ultimi quindici anni con la scomparsa di oltre 140mila ettari di piante di mele, pere, pesche, arance, albicocche e altri frutti” afferma la Coldiretti che promuove per il fine settimana, lungo tutta la penisola, la più grande azione di sensibilizzazione degli agricoltori mai realizzata in Italia. Un evento promosso attraverso la rete dei mercati di Campagna Amica con dimostrazioni, degustazioni e offerte per dare a tutti la possibilità di consumare un elemento della dieta mediterranea come la frutta indispensabile per la salute con il caldo estivo. A determinare la scomparsa delle piante da frutto, spiega la Coldiretti, “è stato il crollo dei prezzi pagati agli agricoltori che non riescono più a coprire neanche i costi di produzione per effetto di una vera invasione di frutta straniera che viene spesso spacciata per italiana”. “Pesche e angurie greche, pomodorini dalle coste africane venduti e nettarine spagnole vengono vendute – denuncia la confederazione degli imprenditori agricoli – come nazionali, come dimostra nei giorni scorsi nel porto di Brindisi il sequestro di oltre 19.000 chilogrammi di pesche provenienti dalla Grecia già etichettate come se fossero di origine italiana”. Coldiretti chiede quindi che sia “alzato il livello di attenzione e dei controlli e ringrazia le forze dell’ordine”. L’associazione, inoltre, ricorda ai consumatori che “l’ortofrutta fresca deve essere obbligatoriamente etichettata con l’origine, se confezionata, se sfusa questa informazione deve essere riportata su un cartello nel punto vendita”. “In questa estate siccitosa l’ortofrutta italiana, pur nelle difficoltà determinate dalla carenza di acqua, si mostra – indica la Coldiretti – nella sua forma migliore, prodotti sani e con elevato grado zuccherino, grazie al caldo e all’assenza di precipitazioni, ma purtroppo nelle campagne si soffre per i prezzi che non coprono i costi di produzione per prodotti come albicocche, pesche e nettarine, meloni e angurie, ma anche pomodorini, con prezzi alla produzione calati dal 10 al 40% rispetto allo scorso anno”. “Una evidente anomalia – spiega – frutto delle distorsioni di mercato in un anno come il 2017 che fa segnare in Italia il record dei consumi di ortofrutta degli ultimi 17 anni con un aumento stimato del 10% rispetto allo scorso anno”, spinto, secondo la Coldiretti, “da stili di vita più salutistici e dal clima particolarmente caldo”. “Con le importazioni che hanno raggiunto i 3,9 miliardi di chili all’anno”, per difendersi dagli inganni la Coldiretti consiglia di “verificare sempre l’etichetta e, quando possibile, di acquistare direttamente dal produttore o nei mercati degli agricoltori di Campagna Amica”.

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