Centrodestra a caccia di leader, rispunta Marina Berlusconi. Lei smentisce, però…

10 Lug 2017 14:22 - di Antonio Marras

Le ipotesi si rincorrono, come le smentite, del resto. Prima Sergio Marchionne, indicato in una conversazione non ufficiale da Silvio Berlusconi come papabile per la leadership del centrodestra, prima della sua netta smentita. Poi, immancabile, è arrivata la solita voce su Marina Berlusconi in campo su invito del papà. Lo ha scritto il quotidiano “La Verità“, diretto da Maurizio Belpietro, secondo cui “la vera arma del fondatore di Forza Italia assai suggestiva”. «Vista l’impossibilità di candidarsi in prima persona, Berlusconi avrebbe già individuato la primogenita Marina come capolista».

Ipotesi presente anche sul Messaggero, mentre Il Fatto ricorda che “lady Berlusconi, che da anni guida Mondadori ed è la manager più apprezzata nella holding di famiglia, in passato si è lanciata in invettive politiche sui giornali per difendere aziende e affari. Recentemente, in un’intervista al Corriere della Sera, ha bocciato Marine Le Pen e più in generale i populismi, mentre un anno fa – sempre dalle colonne del quotidiano milanese – aveva invece attaccato Vivendi e gli squali della finanza”. 

Frenano i vertici di Forza Italia, a cominciare dal presidente dell’Europarlamento Antonio Tajani, secondo cui “il leader del centrodestra lo decidono gli elettori, mi pare che l’altro ieri sul Corriere della Sera ci fosse un sondaggio che diceva che tra gli elettori di centrodestra il più popolare si chiama Silvio Berlusconi”. 

Di Marina Berlusconi Tajani non parla, anche perché oggi ha parlato la diretta interessata, smentendo, come al solito, la sua discesa in campo: «Su alcuni quotidiani si torna a parlare di una mia possibile candidatura. È un’ipotesi che non è mai stata presa in considerazione né da me né da mio padre, e che smentisco ancora una volta nel modo più categorico. Il mio lavoro -continua- è un altro, tutto il mio impegno è dedicato alle aziende delle quali mi occupo da oltre vent’anni. E poi, lo ribadisco, proprio per il grande rispetto e la concezione stessa che ho della politica ritengo che la leadership in questo campo non si possa trasmettere per investitura o per successione dinastica». Una smentita attesa, ma che tiene in gioco tutte le ipotesi, anche la sua.

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