Alemanno: «Per il rilancio del Sud serve una Macro Regione Meridionale»

21 Lug 2017 15:48 - di Redazione

«Il Movimento Nazionale per la Sovranità ha come punto di riferimento politico e come priorità il lavoro che significa identità nazionale, dignità e famiglia e solo se si incrementa il lavoro il nostro Paese può crescere. La disoccupazione in Italia è allarmante e al Sud è drammatica e noi riteniamo che farvi fonte occorre mettere in campo interventi strutturali che diano slancio allo sviluppo e all’occupazione, tra cui assume importanza fondamentale la Macro Regione Meridionale».

È quanto ha affermato il Segretario del Movimento Nazionale per la Sovranità, Gianni Alemanno,nella conferenza stampa tenuta dal movimento sovranista stamani nella Sala Stampa della Camera dei Deputati, insieme con la Responsabile del Centro Sud, Gabriella Peluso, il Responsabile del Dipartimento “Riforme Istituzionali e struttura dello Stato” Marco Cerreto e i Coordinatori delle Regioni del Centro Sud.

«Con la presentazione del disegno di legge di riforma costituzionale per la nascita della Macro Regione Meridionale gettiamo le basi affinchè il Sud compia quel “salto di qualità”, sul piano istituzionale e delle politiche per lo sviluppo,che è indispensabile per superare il gap con il resto del Paese e per diventare risorsa economica e occupazionale per l’Italia» – ha aggiunto Alemanno – che ha spiegato: «Ispirandosi al collegio elettorale del Sud previsto per le elezioni del Parlamento Europeo, la nostra proposta è finalizzata ad unificare le Regioni Campania, Calabria, Puglia, Basilicata, Abruzzo e Molise per fare sintesi delle potenzialità di questi territori e per meglio programmare lo sviluppo socio economico del Sud, attraverso un modello di sviluppo forte e autonomo che sappia raccogliere anche la sfida del federalismo fiscale e rispondere alle spinte autonomiste delle Regioni del Nord»– ha aggiunto Alemanno.

«La Macro Regione Meridionale è quella svolta istituzionale, politica e culturale che necessita al Sud per diventare protagonista delle politiche per lo sviluppo per il Paese e per ottenere quelle conquiste indispensabili per favorire nuovi investimenti ed ottenere nuove imprese e lavoro – ha sottolineato Peluso – che ha aggiunto: “fiscalità di vantaggio, infrastrutture e lavoro sono le tre priorità per il Sud. Per vincere la grande battaglia per quella che, in realtà, è fiscalità di compensazione dei gap infrastrutturali e di sicurezza che questo territorio subisce, occorre una forte Macro Regione Meridionale che si imponga sul piano nazionale e nei confronti dell’Europa; così come occorre dare nuovo slancio alla spesa dei fondi europei con un’unitaria strategia di sviluppo: i 96 miliardi tra fondi europei e nazionali che il Sud deve spendere entro il 2023 per nuove infrastrutture necessitano di progetti infrastrutturali interregionali che solo una grande Macro Regione Meridionale può programmare e realizzare».

«Il disegno di legge per la nascita della Macro Regione Meridionale si collega alla campagna per il lavoro che il nostro movimento ha lanciato a Napoli l’8 aprile scorso con l’approvazione del Documento Sud Sovranista – ha ricordato Peluso – che prevede un Patto straordinario per lo sviluppo e per il lavoro, tra le Regioni e lo Stato, da realizzare con 15 miliardi dei 96 destinati al Sud, per creare 300 mila posti di lavoro attraverso misure tra cui il ‘bonus gioventù’, il ‘bonus over 30’ e il ‘rinnovamento della Pubblica amministrazione’, alle quali si aggiunge ‘Resto al Sud’, introdotto dal Governo con il Decreto legge 20 giugno 2017 n. 91 a sostegno dell’imprenditoria dei giovani meridionali».

«La Macro Regione Meridionale è la sfida del futuro di un Sud che vuole diventare forte e competitivo e finalmente protagonista del Paese”– ha aggiunto Cerreto – che ha sottolineato – “nelle more del processo di riforma, che richiede i suoi tempi, proponiamo l’immediata costituzione di un Coordinamento delle Regioni del Sud, con i relativi tavoli tecnici e settoriali per dare slancio a questa grande riforma e per condividerla ampiamente anche perché la Macro Regione Meridionale può diventare il soggetto istituzionale capace di imporsi nei confronti dell’Unione Europea per allentare i vincoli di finanziari e di bilancio e per dare via libera allo sviluppo dei territori e del Paese».

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