Torino, il M5S: farlocchi i dati sui feriti. Che miseria la zuffa sui numeri

4 Giu 2017 11:44 - di Redazione

E ti pareva. Mentre l’Italia guarda attonita le immagini dell’attentato di Londra e del falso allarme bomba che ha stravolto Torino provocando una fuga isterica delle migliaia di persone che assistevano alla finale di Champions League in piazza San Carlo, c’è qualcuno che ne approfitta per gridare al “complotto” contro Chiara Appendino.

E’ il senatore dei Cinquestelle Alberto Airola a dare fuoco alle polveri attraverso un post su Fb poi cancellato: “E’ sicuro che dopo aver chiamato i vigili, questura e prefettura, i dati riportati dai media sui presunti feriti a Torino in piazza San Carlo sono farlocchi. Tutto questo per infangare il buon lavoro dell’amministrazione, prefettura e questura”. 

Una stupidaggine, una prova di superficialità dinanzi a un evento tragico che si vuole subito buttare sul piatto della campagna elettorale. Purtroppo i feriti sono circa 1400. Alcuni sono stati solo medicati perché avevano schegge di vetro sulle mani, sulle braccia o sulle gambe. Altro elemento che ha scatenato polemiche: le bottiglie in vetro non potevano essere portate in piazza, come mai invece c’erano e così numerose? 

Ma torniamo al modo in cui la politica sta affrontando ciò che è avvenuto a Torino: “Siamo sconcertati – replica il dem torinese Saverio Mazza –  basiti e increduli per quanto affermato dal senatore Airola. Dovrebbe spiegare alle famiglie dei feriti, ai medici, agli infermieri, alle forze dell’ordine, che sarebbe stato tutto un complotto per colpire Appendino”.  “In queste ore – conclude –  ci siamo sforzati di non far polemica pur essendo innumerevoli le domande da porre, questi atteggiamenti non aiutano”.

E invece la polemica, futile e sciocca, è divampata come un nonnulla, come il panico in preda al quale la gente scappava da piazza San Carlo senza sapere sa che cosa, da quale pericolo bisognava fuggire. E se le immagini sono tristi e terribili per ciò che simboleggiano (un popolo pronto a darsi alla fuga, un Occidente immerso nella psicosi, una normalità anormale di una folla soggiogata dallo scoppio di un petardo) ciò che è venuto dopo non è meno sconfortante. Lo spettacolo di una politica che subito si azzuffa, col pensiero alle urne. Uno spettacolo indecoroso. 

 

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