Rogo di Londra, il dramma dei familiari di Gloria: «Non ci sono speranze che sia viva»

15 Giu 2017 14:20 - di Augusta Cesari

Uno strazio familiare che non conosce confini, ora dopo ora. I familiari di Gloria e di Marco stanno vivendo ore drammatiche, surreali, c’è chi spera in un miracolo.  «Purtroppo, non ci sono motivi per sperare che sia viva”. Questa la triste conclusione cui giunge l’avvocato Maria Cristina Sandrin legale della famiglia Trevisan nel corso di un incontro con i giornalisti davanti all’abitazione della famiglia di Gloria, la 27enne padovana ancora ufficialmente dispersa assieme al fidanzato Marco Gottardi, nell’incendio del Grenfel Power a Londra, il bilancio del quale è salito a 17 morti.

Lo strazio delle famiglie

”Siamo in costante contatto con la Farnesina e con i familiari di Gloria. Con il passare delle ore le nostre speranze, già ridotte al lumicino, stanno diminuendo, ma fino a che non ci diranno di aver ritrovato i nostri ragazzi continuiamo a credere nel miracolo”. Lo ha detto un commosso Giannino Gottardi, papà di Marco, il ragazzo disperso con la fidanzata Gloria Trevisan. ”Per il momento non partirò per Londra, non me la sento di lasciare mia moglie da sola – ha spiegato – lì c’è già il fratello di Gloria, che sta amplificando i nostri appelli, anche attraverso i social, e prova in ogni modo a trovare tracce sulla sorte dei nostri cari”.

«La situazione è delicata – dice il legale Maria Cristina Sandrin –  la famiglia è nello strazio, è molto provata, chiede di essere lasciata in pace, e la sua unica preoccupazione ora è quella di portare a casa i due ragazzi. A Londra è arrivato il fratello Marco e con l’aiuto dell’ambasciata li sta cercando ancora, disperatamente. Forse inutilmente. Ma i soccorritori sono arrivati solo fino al 20esimo piano mentre loro abitavano al 23esimo per cui mancano ancora tre piani».

“Gloria a Londra per aiutare la  famiglia in difficoltà”

“Questa ragazza è stata costretta ad andare all’estero, in questo caso non per trovare un futuro professionale migliore, ma proprio per aiutare la famiglia. Credo che
occorra una riflessione profonda su questo”. Così racconta  l’avvocato:  “La situazione è delicata – ha detto il legale spiegando il motivo del trasferimento a Londra di Gloria – La famiglia è in difficoltà, ha perso la casa all’asta, e la ragazza era andata a Londra proprio per aiutarli. Purtroppo qui in Italia non aveva trovato sbocchi professionali mentre Londra ha dato la possibilità a Gloria e al suo ragazzo di trovare un lavoro”. Un cazzotto allo stomaco.

Londra, bilancio salito a 17 morti

Al momento non è ancora chiaro ancora quale sia il numero dei dispersi. Ma intanto il bilancio è salito a 17 morti, come rende noto la polizia della capitale britannica, secondo la quale il numero è destinato ad aumentare ulteriormente. 

 

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