Più della metà dei comuni del Lazio non accolgono più i clandestini

14 Giu 2017 17:59 - di Redazione

250 comuni del Lazio su 378, oltre il 66%, non accolgono clandestini. E’ quanto risulta da una ricognizione sui numeri dell’accoglienza finita al centro delle polemiche dopo la lettera scritta dalla sindaca di Roma Virginia Raggi al prefetto Paola Basilone lanciando l’allarme e chiedendo una moratoria sugli arrivi nella Capitale. In base alla distribuzione regionale degli arrivi, Lombardia e Lazio, rispettivamente con il 13% e il 9%, sono tra le Regioni più ospitali. In particolare, a Roma, sarebbero 2.370 i posti per i migranti nell’ambito della rete Sprar e 2.200 quelli nei centri di accoglienza (Cas) per un totale di oltre 4570 posti messi a disposizione. Per zone terremotate, per i comuni più piccoli e anche per le città metropolitane, come la Capitale, l’accordo tra sindaci e Viminale sull’equa distribuzione dei migranti prevedeva un calcolo diverso, un meccanismo di perequazione rispetto alle altre città per le quali è prevista una distribuzione di circa 2,5 migranti ogni mille abitanti.

Fratelli d’Italia: la Raggi ha capito che Roma è satura?

”Il Movimento 5 Stelle e la sindaca Raggi pare abbiano finalmente capito che Roma non può ospitare altri migranti e richiedenti asilo, perché ormai satura nella sua disponibilità territoriale. Se la sindaca è veramente rinsavita, le offriamo l’occasione per mettere in pratica le sue parole e uscire da ambiguità e promesse. In IV Municipio, per la precisione in via Casale Cavallari, zona Tiburtina, ci risulta essere stata da poco aperta una struttura volta ad ospitare oltre 70 migranti, nell’ambito di un bando della Prefettura”. E’ quanto dichiara in una nota Fabrizio Santori, consigliere regionale del Lazio di Fratelli d’Italia. ”Se realmente il Movimento 5 Stelle vuole fermare l’ondata migratoria come dice – continua – allora blocchi immediatamente quest’ennesimo centro d’accoglienza e si metta dalla parte dei cittadini romani, che devono fare i conti con questa situazione di convivenza imposta dall’alto ormai insopportabile. La Raggi invece di chiacchierare sui giornali passi ai fatti, e per una volta tuteli i territori che dovrebbe amministrare”, conclude Santori.

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