Lesbiche sotto attacco dei gay: hanno osato dire che l’utero in affitto fa schifo

1 Giu 2017 17:30 - di Monica Pucci

Si lavora alacremente al serpentone “arcobaleno” che, sabato 10 giugno, sfilerà per le strade della Capitale per il tradizionale Gay Pride, che anche quest’anno vedrà in primo piano la comunità Lgbt, quella che accomuna omosessuali, lesbiche, bisex e trans per la parata del sesso libero. Un appuntamento che quest’anno, però, si prepara tra le polemiche, con la comunità spaccata dalle recenti dichiarazioni, peraltro non nuove, delle lesbiche italiane contro l’utero in affitto, considerato una “mercificazione” del diritto alla procreazione. 

Lo scorso giovedì un comunicato di Arcilesbica nazionale attaccava i Comitati locali organizzatori dei Pride 2017 che avevano espresso “una forte critica nei confronti di chi è contrario/a all’utero in affitto, mettendo in dubbio la coerenza di chi ha difeso negli anni passati la autodeterminazione delle donne. Si tratta di giudizi – proseguiva il comunicato – e soprattutto di pregiudizi che suscitano stupore, soprattutto perché non è stato finora mai possibile un reale dibattito culturale, che tenendo presenti tutte le opinioni in campo, chiarisse i veri termini del conflitto”.

Parole chiare quelle di Arcilesbica, messe nero su bianco in una nota: “La maternità non può essere mercificata, né un figlio può essere donato, se non ledendo il diritto preminente delle bambine e dei bambini di mantenere, là dove c’è, una relazione stabile con la madre”. 

Uno strappo vero e proprio, da parte delle lesbiche, che scatenava reazioni pesanti dalla comunità gay: «Con questo comunicato – scriveva Dario Accolla, esponente Lgbt – Arcilesbica si pone al di fuori del movimento”. Fioccavano anche i paragoni con Mario Adinolfi, l’integralista della famiglia tradizionale, e non certo con grande uso di ironia. In passato l’integralismo, però, era stato dimostrato proprio dai gay e si era giàmanifestato con una vera  propria censura, quando a Daniela Danna, sociologa e ricercatrice dell’Università di Milano, era stata era stato impedito di presentare il suo libro contro la maternità surrogata nella sede di Arcilesbica di Udine. La storia,a alla vigilia el Gay7 Pride di Roma, si ripete…

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