Il Kurdistan indice il referendum per l’indipendenza: i fulmini di Ankara

9 Giu 2017 17:02 - di Giovanni Trotta

Il governo di Baghdad respingerà ogni decisione unilaterale presa dalle autorità del Kurdistan iracheno per ottenere l’indipendenza. Lo ha sottolineato in una nota il portavoce dell’esecutivo, Saad al-Haddithi, commentando la decisione presa due giorni fa dal presidente del Kurdistan iracheno, Masoud Barzani, di fissare un referendum per l’indipendenza dall’Iraq il 25 settembre. “Nessun partito può, da solo, decidere il destino dell’Iraq, isolandosi dagli altri partiti”, ha dichiarato il portavoce. “L’Iraq è costituzionalmente un Paese democratico e federale con piena sovranità – ha aggiunto -. Ogni decisione presa da qualunque schieramento in Iraq deve basarsi sulla costituzione”. Anche la Turchia, con il primo ministro Binali Yildirim, ha contestato il referendum. Ovviamente il primo ministro turco Binali Yildirim ha parlato di scelta ”irresponsabile” a proposito della decisione del governo regionale del Kurdistan iracheno di fissare un referendum per l’indipendenza dall’Iraq. Incontrando i giornalisti ad Ankara dopo la tradizionale preghiera islamica del venerdì, Yildirim ha detto che la Turchia auspica che tutti gli iracheni vivano insieme come un’unica nazione e che non ritiene corretto creare un ulteriore problema alla regione. “Il nostro punto di vista è molto chiaro. Vogliamo l’integrità territoriale dell’Iraq. Vogliamo che tutti gli iracheni vivano insieme in un unico Stato. Poi ci sono già abbastanza problemi nella nostra regione”, ha detto Yildirim citato dall’Anadolu.

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