Estate all’insegna del cibo sano: aumentano le richieste di cibi integrali e gluten free

1 Giu 2017 9:25 - di Redazione

Circa un terzo della spesa di italiani e stranieri in vacanza in Italia è destinato alla tavola per consumare pasti in ristoranti, pizzerie, trattorie o agriturismi, ma anche per cibo di strada o specialità enogastronomiche, con una decisa svolta verso prodotti ad alto valore salutistico nell’estate 2017.

E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti presentata in occasione dell’incontro su ”Vacanze tra cibo e cultura con i superfood della nonna” nell’anno dedicato dall’Onu al turismo sostenibile.

Un cambiamento importante per l’Italia che – sottolinea la Coldiretti – è leader mondiale nel turismo enogastronomico, ma anche il Paese che ha conquistato nel 2017 il primo posto come Paese più sano al mondo secondo la classifica Bloomberg Global Health Index che analizza le condizioni di salute di 163 Nazioni. L’alimentare è la principale voce del budget delle vacanze che ha superato persino quella dell’alloggio e complessivamente si stima che, tra il consumo di pasti nella ristorazione (14 miliardi) e l’acquisto di prodotti alimentari nei negozi e nei mercati (12 miliardi), i turisti italiani e stranieri spendono per cibo e bevande – sottolinea la Coldiretti – circa 26 miliardi di euro su un totale di 75 miliardi del fatturato turistico complessivo annuale.

La novità dell’estate 2017 in Italia è il forte aumento dell’offerta del benessere a tavola per far fronte alle richieste di turisti italiani e stranieri che si spostano dal supermercato alle vacanze. Si va dall’incremento dell’11% della richiesta di cibi integrali a quello del 26% degli alimenti senza glutine, dal +20% del biologico al +7% delle bevande vegetali registrato da Nielsen nel 2017, ma anche le nuove tendenze vegane e l’esplosione dei cibi cosiddetti ”superfood” ai quali sono abbinate proprietà salutistiche, come bacche di goji e fagioli azuchi, senza dimenticare lo zenzero, il cui giro di affari registra un +141% in un anno, o la curcuma (+93%). 

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