Verona, istigato da un pedofilo, 16enne abusa del fratellino di 6 anni e lo filma

17 Mag 2017 13:17 - di Paolo Lami

Una storia terribile. Venuta alla luce quasi per caso quando gli agenti hanno esaminato a fondo cellulare e pc sequestrati in precedenza ad un quarantenne, single e disoccupato che viveva da solo nella periferia della provincia comasca, arrestato nei mesi scorsi dalla Polizia Postale di Verona e di Como per detenzione di ingente quantità di materiale pedopornografico. E si è scoperto, così, che il pedofilo aveva istigato un adolescente ad abusare del fratellino minore proprio affinché filmasse gli abusi per poi realizzare il materiale pedopornografico trovato nel pc del quarantenne.

Nei giorni scorsi la Polizia inglese ha arrestato, in esecuzione di un mandato di arresto europeo, un adolescente lombardo che, per oltre 4 mesi, ha abusato sessualmente del fratellino, di 10 anni più piccolo, mosso dall’intento di produrre materiale pedopornografico da inviare, tramite Whatsapp, a quella che riteneva fosse un presunta amica virtuale conosciuta su Facebook. Dietro quel profilo c’era, invece, proprio il pedofilo quarantenne veronese.

Il pedofilo utilizzava, infatti, un profilo Facebook con un nome femminile e la foto di una ragazza 17enne. Aveva escogitato questo trucco per stringere amicizie virtuali con minori, prevalentemente di sesso maschile, in modo da instaurare una sorta di intima complicità tesa a convincere i ragazzini a inviare materiale pedopornografico autoprodotto dalle sue vittime.

Tra le numerose conversazioni Whatsapp passate al setaccio, l’attenzione degli investigatori della Polizia postale si è concentrata sul minorenne lombardo il quale, preso da questa relazione amorosa virtuale, non si era limitato solo a produrre foto di se stesso in atteggiamenti sessualmente espliciti ma, dopo qualche resistenza iniziale, aveva ceduto alle pressanti insistenze della falsa interlocutrice tese a coinvolgere negli atti sessuali anche il proprio fratellino.

Il pericolo per l’integrità psicofisica del bambino e la necessità di interrompere gli abusi hanno condotto gli investigatori della Sezione di Verona della Polpost a richiedere ed ottenere dall’Autorità giudiziaria l’emissione di un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti del sedicenne che, nel frattempo, si era trasferito in Inghilterra insieme alla famiglia.

Nei giorni scorsi, la polizia inglese, grazie all’attivazione dei canali di cooperazione internazionale ed al coordinamento operato dal Servizio Polizia Postale, ha dato esecuzione al mandato di arresto europeo richiesto dalla Procura dei minori a carico del sedicenne. L’adolescente dovrà rispondere dei reati di violenza sessuale su minore, atti sessuali con minore e divulgazione di materiale pedopornografico, aggravati dall’abuso di relazioni domestiche.

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